Arrestato l’imprenditore Alessandro Grasso: ha stuprato e torturato l’ex compagna
L'imprenditore Alessandro Grasso è stato arrestato e condannato dal Tribunale di Nizza per aver stuprato e torturato una donna di 67 anni, con la quale aveva una relazione. A darne notizia è il quotidiano Il Corriere della Sera. Il 56enne – che lavora nel settore dei mobili e dei locali – si è sempre alternato tra Milano e la provincia, in particolare Cinisello Balsamo. Tra le sue mete lavorative anche la Liguria e la Costa Azzurra.
La vittima costretta a sottoporsi a decine di interventi chirurgici
Nella giornata di venerdì 8 dicembre, il Tribunale di Nizza lo ha condannato in primo grado a vent'anni di carcere. Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti tra l'8 novembre e il 9 novembre 2019, in un appartamento di Mentone, la 67enne è stata violentata dall'imprenditore. A causa di quanto subito, è stata costretta a sottoporsi negli anni a diversi interventi chirurgici: durante il processo, la vittima stessa ha raccontato del calvario al quale è stata costretta a sottoporsi.
Le ipotesi vagliate dalle forze dell'ordine
Durante le indagini, la polizia aveva preso in considerazione tre ipotesi: un gioco sessuale degenerato involontariamente o interrotto dalla donna che avrebbe poi portato l'imprenditore a inferire su di lei "per punirla", una trappola contro l'imprenditore e infine lo stupro e la tortura da parte di Grasso. Al termine delle indagini e del processo in primo grado, i giudici hanno ritenuto l'imprenditore colpevole di violenza sessuale e tortura. Per il momento, non è chiaro se gli avvocati dell'imprenditore decideranno o meno di presentare ricorso contro la sentenza di primo grado.