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Arrestato il quarto uomo che aiutò Artem Uss a evadere dai domiciliari a Milano: è un aristocratico russo

Un altro dei 5 complici di Artem Uss, il magnate russo evaso dai domiciliari a Basiglio, è stato catturato in Svizzera dai carabinieri di Milano. Si tratta di un cittadino russo di 54 anni.
A cura di Matilde Peretto
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Uno degli uomini di Artem Uss, il magnate russo evaso dai domiciliari a Basiglio (Milano) il 22 marzo scorso dopo essere stato arrestato a Malpensa per contrabbando di petrolio e traffico di tecnologie militari per la guerra in Ucraina, è stato arrestato oggi, venerdì 14 giugno, dai carabinieri di Milano. Si tratta di un cittadino russo di 54 anni ritenuto uno dei "promotori ed organizzatori della fuga" di Uss e "parte di un livello sovraordinato da un punto di vista organizzativo". È il quarto dei cinque uomini ricercati e complici del russo.

Chi è Artem Uss

Artem Uss è il figlio del governatore di una regione siberiana, molto vicino al presidente Vladimir Putin. Il 17 ottobre 2022 era stato fermato all'aeroporto di Malpensa e arrestato su mandato internazionale emesso dall'Autorità giudiziaria di New York. Era (ed è tuttora) accusato di aver venduto tecnologie americane alla Russia, poi usate nella guerra contro l'Ucraina.

In Italia era agli arresti domiciliari a Basiglio e la Corte d'Appello di Milano aveva appena concesso l'estradizione negli Usa, quando ha fatto perdere le tracce di sé. Artem Uss è evaso il 22 marzo scorso grazie all'aiuto di 5 persone. Si sarebbe rifugiato nel Balcani per poi arrivare in Russia (dove si troverebbe attualmente) attraverso una rete internazionale di contatti.

Chi è il quarto uomo arrestato

Quattro su cinque. È finito in manette Dmitriy Chirakadze un cittadino russo di 54 anni, residente in Svizzera, con l'accusa di aver organizzato la fuga dall'Italia di Artem Uss. È stato individuato e arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano. Appartiene all'aristocrazia russa ed è sposato con una donna facoltosa che gestirebbe numerosi "asset aziendali in parte dei quali sono coinvolti gli esponenti della famiglia Uss".

Nel comunicato emanato dalla Procura di Milano, si ritiene che l'uomo abbia "contattato preliminarmente i componenti della banda che hanno poi realizzato la fuga", "presenziato nella fase organizzativa ai principali incontri" con gli altri 4 complici, "mantenuto costanti rapporti con i familiari di Uss" e "incontrato i componenti della banda ad esfiltrazione finita, in territorio straniero".

Nelle prossime ore, Dmitriy Chirakadze sarà interrogato dall'Autorità giudiziaria italiana.

Gli altri complici

I complici di Artem Uss individuati dalle autorità italiane sono Boris Jovancic, Vladimir Jovancic e Matei Janezic. Due di loro sono detenuti nel carcere di Opera a Milano, uno è agli arresti domiciliari a Brescia. Poi c'è Dmitriy Chirakadze. Ora, ne manca solo uno.

Questi cinque avrebbero prelevato Artem Uss dall'abitazione dove era detenuto a Basiglio e lo avrebbero accompagnato alla frontiera con la Slovenia. Il tutto è stato fatto da uomini di diverse nazionalità e grazie all'utilizzo di più macchina immatricolate in più Stati. Una strategia ben precisa per depistare le indagini.

Nel comunicato diffuso dalla Procura di Milano, si legge: "I componenti del gruppo hanno utilizzato un’auto la cui targa non era donata e che è stata fatta ‘ricomparire' in una zona lontana dalla frontiera terrestre da cui l’evaso è espatriato; inoltre, forti dei contatti intrattenuti in Slovenia, hanno attraversato, il giorno stesso dell’evasione, la frontiera di Gorizia, hanno contattato una agenzia di noleggio auto e hanno condotto un’auto in Bosnia, un’altra auto in Serbia ed una terza auto in Slovenia".

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