Arrestato il pirata della strada che ha travolto e ucciso lo chef Andrea Lodi Rizzini
Il cerchio si è finalmente stretto intorno al pirata della strada che il giorno della Vigilia di Natale ha travolto e ucciso lo chef Andrea Lodi Rizzini, 43 anni, trovato senza vita la mattina del 25 dicembre in un fosso di Boretto (Reggio Emilia), per poi darsi alla fuga. È stato identificato e arrestato infatti il presunto autore dell'investimento: sarebbe un 60enne originario della provincia di Cosenza, ma da tempo residente in Svizzera.
Le indagini che hanno portato all'arresto del responsabile
Gli inquirenti hanno infatti identificato in lui il guidatore al volante della Bmw Serie 1 che, proprio in quel tratto di strada tra Reggio Emilia e Mantova, avrebbe investito Andrea Lodi Rizzini, proseguendo poi dritto per la propria strada senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso alla vittima: fondamentali le immagini ricavate dalle telecamere di sorveglianza e i frammenti di carrozzeria abbandonanti sulla scena dell'omicidio. L'uomo è già stato arrestato e trasferito in carcere, con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.
La dinamica dell'incidente e la fuga del pirata della strada
L'incidente sarebbe avvenuto durante la notte precedente al ritrovamento, quella del 24 dicembre. Andrea, dopo aver cenato in compagnia del padre, avrebbe inforcato la bicicletta e si sarebbe recato, pedalando con calma, al solito bar per festeggiare anche con gli amici. Un incidente di percorso, però, l'avrebbe costretto a scendere dalla sella e proseguire a piedi: colpa della foratura della ruota. Sarebbe stato proprio in quel momento, mentre camminava sul ciglio della strada, che la Bmw di passaggio l'avrebbe travolto con violenza, senza lasciargli scampo.