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Arrestato il marito di Amal, la ragazza morta nel 2012 precipitando dalla finestra: deve scontare 5 anni

È stato arrestato a Napoli l’ex marito di Amal El Hainovi, la ragazza morta nel 2012 a San Giuliano Milanese dopo essere precipitata dalla finestra della sua abitazione. L’uomo deve scontare una condanna a 5 anni per i maltrattamenti all’ex moglie.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Una vecchia ferita si riapre, un vecchio caso di violenza contro le donne torna alla ribalta dopo dieci anni. È stato arrestato lo scorso 19 febbraio a Napoli A.R., 32enne ex marito di Amal El Hainovi, giovane donna morta nel 2012 a San Giuliano Milanese, in provincia di Milano, dopo essere precipitata dalla finestra della sua abitazione. In casa, assieme a lei, quel giorno di dieci anni fa c'era anche l'ex marito, all'epoca agli arresti domiciliari: la morte, dai contorni ancora misteriosi, avvenne dopo una lite tra i due e per quell'episodio l'ex marito venne anche indagato per omicidio.

L'uomo ha maltrattato l'ex moglie per cinque anni, fino alla sua morte

Le responsabilità dell'uomo in quella tragica vicenda non sono mai state accertate, ma di certo ci sono invece i maltrattamenti ai quali l'uomo ha sottoposto per anni l'ex moglie tra Massa Lombarda e San Giuliano Milanese, località nelle quali la coppia aveva vissuto. Dal dicembre 2008 al maggio 2012, momento della sua morte, Amal è stata picchiata e insultata dall'uomo anche davanti alla figlia della coppia, una bimba piccola che ha iniziato ad assistere ai maltrattamenti quando aveva sette mesi e all'età di tre anni è rimasta orfana di madre. Le percosse e le ingiurie avevano costretto Amal a vivere in un costante stato di soggezione e paura, come ha spiegato la polizia in una nota.

Per quei maltrattamenti l'ex marito di Amal è stato condannato dal tribunale di Lodi a cinque anni di reclusione. Negli scorsi giorni l'uomo, su cui pendeva un ordine di esecuzione per la carcerazione, è stato rintracciato dalla squadra mobile di Napoli nei pressi dell'ufficio immigrazione della Questura partenopea e condotto nel carcere di Poggioreale, dove sconterà la sua pena.

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