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Arrestati i rapper Baby Gang e Neima Ezza: sono accusati di minacce, violenza e rapine

Sono stati arrestati i rapper Baby Gang e Neima Eizza: per loro le accuse sono di rapina a danni di giovani ragazzi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Minacce, botte e rapine: sono questi i reati contestati a due giovani rapper e un terzo ragazzo che nella giornata di ieri, mercoledì 19 gennaio, sono stati arrestati in un'operazione condotta dalla polizia di stato e dai carabinieri e coordinata dalla Procura di Milano. Secondo l'ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Scuderi su richiesta del pubblico ministero Lesti, è stato disposto che il rapper di vent'anni Zaccaria Mouhub, in arte Baby Gang, venga sottoposto alla misura cautelare in carcere mentre gli altri due ragazzi (il rapper 20enne Amine Ez Zaaraoui, in arte Neima Ezza e un 18enne) vengano sottoposti agli arresti domiciliari.

Il rapper Neima Ezza
Il rapper Neima Ezza

Si sarebbero fatti consegnare soldi e gioielli

Gli arresti sono stati eseguiti tra il capoluogo meneghino e Sondrio: gli episodi contestati sono quattro e sarebbero avvenuti tra Milano e Vignate, altro comune del Milanese. Sulla base delle indagini condotte dagli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Milano e dei militari della compagnia Carabinieri di Pioltello, è emerso che i tre avrebbero avvicinato le vittime forti "della superiorità numerica e delle minacce" e si sarebbero fatti consegnare soldi, gioielli e altri effetti personali.

Il rapper Baby Gang
Il rapper Baby Gang

Si cercano eventuali complici

Le vittime sono state aggredite alle Colonne di San Lorenzo e in piazza Vetra: le aggressioni risalgono al maggio 2021. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero state bloccate e picchiate per poi essere derubate di alcune collanine d'oro. Due mesi più tardi, a Vignate altre due persone sono state avvicinate da due giovani. Uno di loro avrebbe avuto con sé una pistola e avrebbe rubato circa 130 euro, auricolari e le chiavi dell'auto. Le chiavi sono state portate via affinché non venissero seguiti. Sembrerebbe che i tre non abbiano agito da soli: sono infatti in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali complici.

Le vittime coetanee dei due rapper

Stando a quanto appreso da Fanpage.it dal comandante della compagnia di Pioltello Francesco Berloni, nel caso dell'episodio contestato a Baby Gang – arrestato dai carabinieri, gli altri due sono stati invece arrestati dalla Questura – le vittime erano maggiorenni ed entrambe 21enni e non hanno riportato lesioni. In uno degli episodi contestati uno dei tre era armato di pistola. La vittima però non ha ben specificato chi dei tre lo fosse.

Le minacce alle vittime: Non muoverti altrimenti finisce male

Anche dalla Questura fanno sapere a Fanpage.it che il 18enne posto agli arresti domiciliari è un altro rapper conosciuto con il nome di Samy Free. Gli investigatori si sono concentrati sugli episodi che si sono verificati tra il 22 e il 23 maggio e anche in questo caso le vittime avrebbero avuto tra i 19 e i 23 anni. In particolare in un episodio, avrebbero avvicinato le vittime stringendo un braccio attorno al collo e avrebbero dato a una vittima un pugno al petto. Le avrebbero poi minacciate di non far nulla e di non chiamare la polizia. Anche in un altro episodio, avrebbero detto alla vittima di "non muoversi altrimenti finisce male".

La Questura di Sondrio aveva chiesto la sorveglianza speciale per Baby Gang

Già il 12 gennaio la Questura di Sondrio aveva chiesto la sorveglianza speciale nei confronti di Baby Gang. Sulla questione deciderà l'8 febbraio la corte della sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia. Nella richiesta è stato scritto che il 20enne sarebbe socialmente pericoloso e dedito a commettere reati. Il rapper ha inoltre collezionato tra il 2020 e il 2021 un lungo elenco di denunce e di Daspo. In particolare sono stati emessi nelle città di Lecco, città Natale di Baby Gang e Milano, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini e Bellaria Igea Marina.

Gli scontri con le forze dell'ordine

Ad Aprile 2021, i due rapper avevano radunato circa trecento ragazzi per realizzare un video nel quartiere San Siro. Visto l'enorme assembramento, vietato in base alle disposizioni anti-Covid, erano intervenute le forze dell'ordine. Sono stati poi creati dei tafferugli e alcuni ragazzi hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie gridando "andatevene".

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