Arrestati durante un controllo anti Covid: in macchina nascondevano droga per un milione di euro
Sono stati fermati dalla Polstrada in uno dei quotidiani controlli per verificare eventuali violazioni dei divieti di spostamenti imposti dalla zona rossa, ma alla fine agli agenti hanno dovuto spiegare perché stavano trasportando 18 chili di cocaina. È successo alla barriere autostradale di Assago, alle porte di Milano, dove sono finiti in manette due italiani di 34 e 44 anni. Stando a quanto spiegato dalla Questura di Milano, le due pattuglie hanno intimato l'alt a un carro attrezzi che trasportava un'utilitaria. E proprio il conducente e il passeggero del carro attrezzi erano proprio i due arrestati, entrambi di origine calabrese e già pregiudicati. A tradire i due è stata la risposta inverosimile che hanno dato ai poliziotti che chiedevano spiegazione sul loro spostamento: i due hanno spiegato che stavano trasportando l'auto utilitaria per riportarla a un amico. Dagli accertamenti però è emerso che l'auto era funzionante e con l'assicurazione in regola. Così gli agenti si sono insospettiti e hanno continuato con le verifiche: alla fine hanno iniziato a perquisire l'auto nonostante i tentativi del 34enne e 44enne, diventati sempre più nervosi, di evitarlo.
16 panetti di cocaina nascosti in un doppio fondo
Siccome dal database della polizia erano emerso i precedenti dei due, per il controllo dell'auto si sono serviti anche dell'aiuto dei cani anti droga: dopo pochi minuti è stato scoperto un complesso doppiofondo posizionato sotto il sedile del conducente dell'utilitaria. Qui erano ben nascosti 16 panetti di cocaina per un totale di 18 chili: un enorme quantitativo di droga che una volta venduto avrebbe fatto guadagnare ai due complici circa un milione di euro.