Armò il nipote 12enne per uccidere il rivale in amore: condannato lo zio
Un colpo di pistola al rivale in amore. Il sicario assoldato per questa vendetta? Il nipotino di 12 anni.
Il Tribunale di Brescia ha condannato a 13 anni e sei mesi Antonio Di Sanzo, 27 anni, l'uomo che il 2 aprile di un anno fa a Chiarini di Montichiari (Brescia) armò il nipote 12enne. Il ragazzino sparò un colpo di pistola e ferì a una spalla il rivale in amore dello zio. L'uomo è stato oggi condannato per tentato omicidio e ritenuto mandante dell'azione del minore: l'accusa aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione, aumentati a 13.
Il litigio per questioni sentimentali
La causa scatenante? Un litigio per questioni sentimentali. Lo zio, ancora oggi, nega. Ma le prove sono schiaccianti, e portano tutte a quell'arma messa in mano al nipote minorenne. Che eseguì l'ordine arrivato dall'adulto alla lettera, fortunatamente solo ferendo leggermente l'obiettivo della sua spedizione punitiva: nessuna conseguenza grave, insomma, per il rivale in amore, un 31enne della zona.
Il nipote 12enne in comunità
Nel frattempo, in attesa del processo per tentato omicidio nei confronti del 27enne, il ragazzino che ha sparato ferendo a una spalla un uomo su ordine dello zio è stato affidato a una comunità. Data l'età, infatti, non è imputabile di reato (motivo per cui lo zio aveva scelto proprio la sua mano, per premere il grilletto contro l'odiatissimo nemico).