Arco della pace di Milano imbrattato, il ministro Sangiuliano: “Ultima generazione deve pagare il restauro”
È intervenuto anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sull'ultima azione degli attivisti di Ultima Generazione che il 15 novembre hanno gettato vernice gialla sull'Arco della Pace a Milano in protesta in difesa dell'ambiente. Poche ore dopo il Comune ha informato che non basterà il solito intervento di idropulizia per lavare via la vernice.
"L’attacco degli eco-vandali all’Arco della Pace di Milano – ha fatto sapere il ministro in una nota – è l’ennesima azione sconsiderata da parte di chi, affermando di voler difendere il Pianeta, danneggia monumenti importanti del nostro patrimonio culturale. Nei confronti di costoro è inaccettabile e da irresponsabili mostrare atteggiamenti cedevoli, se non addirittura ammiccanti". E continua: "Tra qualche settimana, dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera, diventerà legge dello Stato la norma che consentirà di far pagare ai vandali i costi degli interventi di ripristino integrale del bene danneggiato. Il principio che voglio ribadire è che chi distrugge dovrà pagare di tasca propria".
Poi precisa: "Ricordo, a chi si rende responsabile di simili atti vandalici, che attaccare il patrimonio culturale della Nazione significa danneggiare beni collettivi che rappresentano la ricchezza di tutti. Ciascun cittadino, come sancisce l’articolo 9 della Costituzione, ha il dovere di preservare questa risorsa preziosa. La salvaguardia del Pianeta sta a cuore a tutti, ma deve essere chiaro a chi colpisce l’arte con queste azioni che, così facendo, colpisce anche la natura perché, in virtù dell’antropizzazione del paesaggio, alcuni luoghi e monumenti sono diventati parte integrante delle nostre città".
Un caso simile era successo già quando i ragazzi di Ultima Generazione avevano sparso vernice sulla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo: anche in questo caso la vernice era risultata poi non essere lavabile. Per questo è stato necessario un intervento di restauro affidato tramite bando alla società Vox Media srl e costato 28.950 euro.