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Archiviata l’inchiesta sulla morte di Mattia Mingarelli: per gli inquirenti è stato un incidente

Archiviata l’inchiesta sulla morte di Mattia Mingarelli, agente di commercio 30enne trovato cadavere nei boschi di Chiesa in Valmalenco settimane dopo essere stato visto per l’ultima volta. Per gli inquirenti e i giudici si è trattato di un incidente.
A cura di Francesco Loiacono
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È stata archiviata l'inchiesta sulla morte di Mattia Mingarelli, agente di commercio di 30 anni trovato senza vita la vigilia di Natale del 2018 in un bosco a Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio. Secondo gli inquirenti il ragazzo è morto per un incidente: esclusa dunque l'ipotesi di un omicidio. "Non sono emersi elementi che possano suffragare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la tesi dell’omicidio", ha detto il procuratore capo facente funzione Elvira Antonelli secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno". E il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sondrio, Fabio Giorgi, ha accolto la richiesta della Procura notificando il decreto di archiviazione dell'inchiesta agli avvocati della famiglia Mingarelli, Paolo Camporini e Stefania Amato.

La Procura aveva già chiesto una prima volta di archiviare l'inchiesta

Già una volta la Procura aveva chiesto l'archiviazione delle indagini, incontrando l'opposizione dei famigliari del 30enne, che avevano invece chiesto ulteriori indagini per chiarire gli aspetti misteriosi legati alla morte del loro caro. Mattia era scomparso la sera del 7 dicembre durante una passeggiata. Alcuni giorni dopo erano stati ritrovati il suo cellulare con le ultime foto scattate e il fidato cane Dante, trovato mentre vagava da solo. Il cadavere dell'agente di commercio originario di Albavilla, in provincia di Como, era stato trovato soltanto alcune settimane dopo la scomparsa vicino al rifugio dove era stato visto per l'ultima volta. Si è ipotizzato che Mattia sia caduto, anche se la sorella del ragazzo si è sempre detta convinta che non si sia trattato di una caduta accidentale. Adesso però, almeno per la magistratura, la vicenda della morte di Mattia si chiude: non ci saranno ulteriori indagini in merito, ma nei famigliari probabilmente resterà l'impressione di non aver ottenuto quella "spiegazione logica e coerente" che cercavano sulla morte del loro caro.

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