Appalti truccati per i lavori della metro: ex funzionario di Atm patteggia pena di cinque anni
Paolo Bellini, l'ex funzionario dell'Azienda trasporto milanesi, ha patteggiato una pena di cinque anni. L'uomo era stato arrestato nel giugno 2020 insieme ad altre dodici persone. Nei loro confronti l'accusa era di aver ricevuto mazzette e aver truccato gli appalti per i lavori di manutenzione delle linee della metro. Bellini era accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta. Ha inoltre dovuto versare un risarcimento di 150mila euro che era stato in parte sequestrato durante le indagini.
Il sistema messo in piedi da Bellini
Il giudice dell'udienza preliminare di Milano, Manuela Cannavale, ha accolto sia il patteggiamento di Bellini che ratificato quello di Carmine D'Apice. Quest'ultimo, dipendente di Engineering Informatica, dovrà scontare due anni con la pena sospesa. La Procura di Milano aveva scoperto che il sistema aveva riguardato otto appalti di forniture. Bellini, secondo l'accusa, ha incassato o preso accordi per tangenti dal valore di 125mila euro. Tra le accuse anche quelle di non aver eseguito verificato, di aver redatto falsi verbali e di aver consegnato cd o pen-drive con delle specifiche.
Le accuse nei confronti di Bellini
A quei tempi – tra ottobre 2018 e luglio 2019 – l'uomo era responsabile dell'Unità Amministrativa Tecnica Complessa sugli impianti di Segnalamento e Automazione delle linee metropolitane. Durante uno degli interrogatori, davanti al giudice per le indagini preliminari, lo stesso Bellini aveva ammesso di essersi reso protagonista di alcuni appalti pilotati. In particolare aveva raccontato di una gara truccata dal valore di oltre cento milioni di euro e che riguardavano il sistema di segnalamento della linea 2 della metro.