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Appalti truccati, assolti in Appello il ministro Garavaglia e l’ex vicepresidente lombardo Mantovani

Arriva anche per l’ex vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani la sentenza di assoluzione dall’accusa di turbativa d’asta, corruzione e concussione. L’inchiesta risale al 2014 e aveva coinvolto anche l’attuale ministro Massimo Garavaglia, già assolto in primo grado.
A cura di Giorgia Venturini
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L’ex vice presidente lombardo Mario Mantovani dopo la sentenza di primo grado (LaPresse)
L’ex vice presidente lombardo Mario Mantovani dopo la sentenza di primo grado (LaPresse)

Arriva l'assoluzione in Appello per l'ex vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani, condannato in primo grado a oltre 5 anni per corruzione, concussione e turbativa d'asta. Sentenza ribaltata invece ora in secondo grado di giudizio per Mantovani confermando l'assoluzione anche per il ministro del Turismo ed esponente della Lega Massimo Garavaglia: il giudice ha precisato che entrambi non hanno commesso il fatto. Garaviglia era stato già assolto in primo grado nel luglio del 2019 dall'accusa di turbativa d'asta su una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014, quando era assessore lombardo all'Economia.

La condanna in primo grado poi l'assoluzione

L'ex vicepresidente di Regione Lombardia Mantovani era stato arrestato a ottobre 2015 con le accuse di corruzione, concussione e turbativa d'asta. Nel dettaglio è stato rinviato a giudizio per una vicenda di tangenti e appalti truccati nella Sanità lombarda e non solo. Stando a quanto aveva detto in sede di requisitoria il pubblico ministero Giovanni Polizzi Mantovani sarebbe stato a capo di un "sistema di favori", gestendo un "groviglio di interessi pubblici e privati che si concentrava nella sua figura, un sistema gestito anche dal suo entourage e dalle sue persone di fiducia". Il pm aveva chiesto in primo una condanna a sette anni e sei mesi: il giudice poi aveva emesso una sentenza di 5 anni. Ora in Appello tutte le accuse sono cadute: nessun appalto truccato e nessuna tangente.

Garavaglia già assolto in primo grado

A processo era finito anche Massimo Garavaglia, all'epoca assessore regionale all'Economia della Lombardia: già in primo grado però era stato assolto con formula piena "per non aver commesso il fatto". Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di due anni. "È stato un processo inutile, che poteva non essere fatto e i giudici hanno capito che una telefonata per la segnalazione di un problema non è reato", aveva commento del legale di Garavaglia, Jacopo Pensa.

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