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Anziano cade dalla sedia a rotelle e muore poco dopo: infermiere indagato per omicidio colposo

Un operatore socio sanitario che lavorava nella Rsa ‘Bramante’ di Pontida risulta indagato per omicidio colposo. Secondo le indagini, avrebbe fatto cadere un anziano da una sedia a rotelle con “manovre imprudenti”. L’ospite della struttura è poi deceduto poco dopo.
A cura di Enrico Spaccini
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La Rsa 'Bramante' di Pontida (foto da Facebook)
La Rsa ‘Bramante' di Pontida (foto da Facebook)

Un operatore socio sanitario che lavorava all'interno della Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) ‘Bramante' di Pontida (in provincia di Bergamo) è indagato per omicidio colposo. Nel 2023 l'infermiere, che risulterebbe al momento irreperibile, spostando in modo inadeguato un ospite della struttura costretto a muoversi su sedia a rotelle lo avrebbe fatto cadere. Poco tempo dopo, l'anziano è deceduto.

Le indagini per presunti maltrattamenti nella Rsa di Pontida

L'indagine, coordinata dal pm Fabio Magnolo, era nata in seguito alle segnalazioni arrivate in Procura di due operatrici socio sanitarie della Rsa ‘Bramante' e di una figlia di un'anziana ricoverata in struttura. I carabinieri avevano piazzato telecamere nascoste nella Residenza e poi, il 27 febbraio 2024, con un blitz avevano ispezionato la casa e sequestrato materiale come computer e telefoni.

All'inizio, l'ipotesi di reato era solo di maltrattamenti e a essere indagate erano sei operatrici socio sanitarie. Tra gli episodi contestati, ci sarebbero presunte aggressioni verbali e insulti rivolti agli ospiti della struttura e anche modi di fare descritti come "bruschi e frettolosi". Questi si sarebbero verificati nei momenti in cui gli anziani dovevano essere messi a letto o quando gli si doveva cambiare gli indumenti.

L'episodio contestato all'operatore sanitario

Un episodio, in particolare, avrebbe attirato l'attenzione degli investigatori. Questo si sarebbe verificato prima dei casi confluiti nella prima inchiesta e riguarda un operatore socio sanitario che, stando a quanto emerso, non lavorerebbe più in struttura. Secondo le indagini, l'infermiere, difeso dall'avvocata Simona Russo, avrebbe accompagnato un anziano costretto sulla sedia a rotelle in modo inadeguato, spostandosi troppo velocemente e manovrando la sedia a rotelle bruscamente.

Un giorno, secondo l'accusa, proprio a causa di queste "manovre imprudenti a velocità elevata", l'anziano sarebbe caduto a terra. L'uomo è poi deceduto poco dopo. L'oss è ora indagato per omicidio colposo, anche se risulta al momento irreperibile.

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