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Anziano abbandonato in casa dal figlio vicino al cadavere della moglie, una vicina: “Mai visti uscire”

La vicina di casa che ha chiamato i carabinieri e permesso di ritrovare il cadavere Anna Maria Squarza e il marito Giorgio Monticelli, ricoverato in gravissime condizioni, ha raccontato di non aver mai visto i due uscire da casa in quattro anni.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Si chiamava Anna Maria Squarza, la donna di 91 anni che è stata trovata morta nel letto della sua abitazione ad Aprica, comune che si trova in provincia di Sondrio.

Il suo cadavere era in stato di decomposizione probabilmente perché deceduta alcune settimane fa. Accanto a lei, ancora vivo, c'era il marito Giorgio Monticelli: aveva una cancrena alla gamba. Al momento è ricoverato in ospedale e rischierebbe l'amputazione dell'arto.

Il ritrovamento del cadavere di Anna Maria Squarza

Nell'abitazione con loro c'era il figlio, il 61enne Antonio. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta – allertati da alcuni vicini che avevano avvertito un forte odore – ha detto che era tutto tranquillo: "La mamma e il papà sono a letto. Non c'è bisogno che entriate. Qui è tutto in ordine". Il maresciallo è riuscito a convincerlo ad aprire. Una volta dentro, ha fatto la macabra scoperta.

Ai militari avrebbe inoltre affermato: "La mamma è morta nel sonno. Papà mi ha detto di lasciarla con lui, non voleva che chiamassi nessuno. Non voleva far preoccupare nessuno".

Oltre all'anziano, anche il figlio è ricoverato ma nel reparto di Psichiatria. Inoltre è indagato per abbandono di persona incapace e occultamento di cadavere. Per gli inquirenti la madre sarebbe morta per cause naturali: l'autopsia consentirà di capire cosa possa aver provocato il decesso. Nel caso in cui questo fosse stato conseguenza dalle condizioni in cui i due erano costretti, le accuse per il 61enne potrebbero aggravarsi.

Chi è Antonio Monticelli

Antonio Monticelli, figlio unico, abitava con i genitori e a chi chiedeva di loro diceva che erano in casa a riposare. I tre sono originari di Verona. Si erano trasferiti in Valtellina durante la pandemia: la coppia infatti voleva passare lì gli ultimi anni.

In quell'edificio di Aprica ci sono una quindicina di appartamenti, ma la maggior parte è utilizzata come seconda casa. Oltre alla famiglia Monticelli, vive stabilmente un'altra coppia che ha lanciato l'allarme.

"Abbiamo sentito questo forte odore che poi con il caldo è venuto fuori. Abbiamo pensato che potesse essere un animale, ma non abbiamo trovato nulla. Abbiamo deciso di chiamare i carabinieri per fare un controllo nell'appartamento vicino perché c'eravamo solo noi e gli anziani con il figlio", ha raccontato la donna, che ha allertato i carabinieri, durante la trasmissione La Vita in Diretta in onda su Rai Uno.

"Non eravamo sicuri che l'odore provenisse da quell'appartamento. Pensavamo potesse essere un animale, ma non riscontrando nulla abbiamo deciso di chiamare perché c'erano due anziani che non uscivano mai di casa", ha continuato. La vicina ha poi spiegato che con il 61enne non c'era alcun tipo di rapporto: "Ci incontravamo nel garage per un saluto. Mai parlato con lui. Era sempre lì nel garage, magari con il telefonino appoggiato sulla sua macchina. Non li ho mai visti. Mai usciti di casa, mai incrociati".

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