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Anziani sequestrati in casa, legati e rapinati: arrestato un uomo di 36 anni, caccia al complice

Un uomo di 36 anni è stato arrestato con l’accusa di aver sequestrato in casa e rapinato una coppia di anziani coniugi ultraottantenni. L’episodio è avvenuto nel dicembre 2019 a Porlezza, in provincia di Como: il rapinatore e un complice, tuttora ricercato, avevano sequestrato e legato in casa i due anziani e poi, minacciandoli, li avevano rapinati di poche centinaia di euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo oltre un anno i carabinieri di Porlezza, località in provincia di Como affacciata sul lago di Lugano, hanno arrestato un uomo di 36 anni accusato di aver sequestrato in casa e rapinato una coppia di anziani ultraottantenni. L'episodio in questione era avvenuto la sera del 7 dicembre del 2019 ed era stato caratterizzato da particolare efferatezza. Le vittime, titolari di una ditta di rivendita di materiale edile a Porlezza, dopo aver chiuso l'attività erano stati sorpresi dal rapinatore e da un complice nella loro abitazione, a poca distanza dalla loro ditta.

Gli anziani coniugi legati in casa e isolati in due stanze diverse

I malviventi avevano aggredito gli anziani coniugi, immobilizzandoli con del nastro adesivo e isolandoli in due stanze come forma di pressione psicologica: in questa maniera infatti i rapinatori ritenevano che i due, preoccupati per le reciproche sorti, avrebbero consegnato loro tutti i loro preziosi e contanti. La rapina però aveva fruttato ben poco ai due malviventi: solo poche centinaia di euro. Per circa un'ora i rapinatori avevano continuato a minacciare i due coniugi, fino a quando avevano finalmente deciso di andarsene facendo perdere le proprie tracce.

Il rapinatore arrestato lavorava come operaio in un campeggio vicino

I due anziani, sotto choc per l'accaduto, ci avevano messo del tempo per liberarsi e poi chiamare aiuto. Sul luogo della rapina erano intervenuti i carabinieri della compagnia di Menaggio e i loro colleghi del Ris di Parma (Reparto investigazioni scientifiche), che avevano esaminato tutti gli elementi isolati sul luogo del crimine. Le indagini, condotte dai carabinieri di Porlezza, sono state coordinate dal sostituto procuratore Alessandra Bellù e hanno portato nella mattinata odierna all'arresto di uno dei due presunti responsabili: si tratta di K.M., cittadino albanese che lavorava come operaio in un campeggio vicino al luogo della rapina e che adesso è finito in carcere a Como con le accuse di rapina a mano armata, sequestro di persona e lesioni. Proseguono le indagini per individuare il complice del 36enne e per capire se l'arrestato, in questi mesi, possa aver commesso altri reati contro il patrimonio.

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