video suggerito
video suggerito

Anziani morti di Covid al Trivulzio, per il giudice serve una nuova perizia

Il gip ha nominato un pool di 8 esperti che si occuperà della nuova perizia. Dovrà accertare se esiste un nesso di causalità tra i circa 400 decessi all’interno del Trivulzio e le infezioni riscontrate tra gli ospiti e il personale.
A cura di Enrico Spaccini
62 CONDIVISIONI
La casa di cura Pio Albergo Trivulzio di Milano
La casa di cura Pio Albergo Trivulzio di Milano

Una perizia farà chiarezza sulle morti di circa 400 anziani avvenute al Pio Albergo Trivulzio di Milano durante la prima ondata di Covid-19. Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari Marta Pollicino, la quale ha nominato un pool di otto esperti. Questi dovranno accertare se c'è stato o meno un "nesso di causalità tra i decessi e le infezioni riscontrate tra gli ospiti" e "il personale" tra il primo febbraio e il 30 giugno 2020, oltre a "eventuali inosservanze" delle misure di sicurezza.

La richiesta di archiviazione respinta e la nuova perizia

Lo scorso giugno il gip Alessandra Cecchelli, poi passata a nuovo ruolo, aveva respinto l'istanza di archiviazione che i pm avevano formulato per la struttura Trivulzio e il suo direttore generale Giuseppe Calicchio, indagato per omicidio ed epidemia colposi e violazione delle regole sulla sicurezza.

"Dall'esito della perizia potrebbero ricavarsi elementi fondamentali per l'esercizio dell'azione penale e per sostenere l'accusa in giudizio", scrivere Pollicino che lascia aperta la possibilità ai periti di individuare anche un periodo che vada oltre il giugno 2020. La nuova udienza si terrà il 6 marzo, data fissata dal giudice per il conferimento dell'incarico ai periti e per la formulazione dei quesiti per i nuovi accertamenti.

I documenti acquisiti dalla guardia di finanza

Nei mesi scorsi, invece, l'aggiunto Tiziana Siciliano e i pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi hanno delegato la guardia di finanza a effettuare ulteriori acquisizioni di documenti e cartelle cliniche al Trivulzio. Sono una trentina le persone offese nel procedimento, tra cui l'associazione Felicita che rappresenta i familiari degli anziani.

La richiesta di perizia è arrivata sia da parte della Procura, sia da Felicita che ha chiesto di indagare anche su presunte responsabilità "omissive" dell'amministrazione regionale. I periti ora dovranno valutare anche eventuali carenze nelle misure di contenimento del virus "alla luce dell'evoluzione" delle normative, "delle conoscenze scientifiche e delle pratiche assistenziali" al tempo dei fatti.

62 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views