Anziana uccisa in una cascina a Milano, la perizia: parziale vizio di mente per l’omicida 23enne
Sarebbe parzialmente incapace di intendere e di volere il ragazzo di 23 anni che uccise a gennaio 2020, in un podere a Milano, la 90enne Carla Quattri Bossi. La donna era stata colpita con un barattolo di marmellata dopo una lite avvenuta per una questione di soldi.
La Procura potrebbe disporre un'altra perizia psichiatrica
Il 23enne Dobrev Damian Borisov è accusato di omicidio volontario ed è a processo con rito immediato. In queste ore l'avvocato difensore ha depositato agli atti una perizia psichiatrica che certifica un parziale vizio di mente. Vizio che dimostrerebbe come al momento del fatto il ragazzo fosse parzialmente incapace di intendere e di volere. Adesso toccherà al pubblico ministero dell'inchiesta, Gianluca Prisco, comunicare se accoglierà la perizia o se ne disporrà un'altra. Durante la prossima udienza, potrebbero essere ascoltati i testimoni dell'accusa.
Il ragazzo era ospite dell'agriturismo in cui è stata uccisa la donna
Il 5 gennaio 2020 il corpo dell'anziana donna era stato trovato nella sua abitazione al podere "Ronchetto" a Milano: la donna aveva numerose ferite alla testa, era stata coperta da una federa di cuscino e legata ai polsi con un lenzuolo. Poche ore dopo la morte della 90enne, il ragazzo era stato fermato e aveva confessato l'omicidio. Era stato il 23enne stesso, che viveva nello stessa casa della donna, ad affermare di averla uccisa dopo una discussione: "Ho avuto uno scatto di rabbia perché non voleva darmi i pochi euro che le chiedevo". Il giovane era ospite della struttura gestita dai famigliari dell'anziana nell'ambito di un progetto del Comune per giovani in difficoltà. Al 23enne veniva offerto vitto, alloggio e veniva anche data qualche piccola somma per i lavoretti svolti.