video suggerito
video suggerito

Anziana morta ad Aprica, il marito Giorgio Monticelli è rimasto accanto al suo cadavere per almeno 2 settimane

Quando lo scorso venerdì 12 aprile i carabinieri sono entrati nella casa della famiglia Monticelli ad Aprica, Anna Maria Squarza era deceduta da almeno 2 settimane. Come appreso da Fanpage.it, suo marito Giorgio era rimasto accanto a lei per tutto questo tempo, mentre il loro figlio (ora indagato) gli portava da mangiare.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Per almeno due settimane Giorgio Monticelli è rimasto accanto a sua moglie Anna Maria Squarza ormai deceduta probabilmente per cause naturali. Quando i carabinieri di Sondrio sono entrati nella loro abitazione di Aprica, il corpo della 91enne era in avanzato stato di decomposizione e nascosto sotto un lenzuolo, mentre il marito 90enne era visibilmente denutrito e con una gamba incancrenita. Stando a quanto appreso da Fanpage.it, il figlio 60enne della coppia, Antonio Monticelli, si trova ora ricoverato in ospedale nel reparto di Psichiatria e risulta indagato per abbandono di persona incapace e occultamento di cadavere. La sua posizione, però, potrebbe aggravarsi in seguito all'autopsia della madre che sarà effettuata in settimana.

La scoperta del cadavere di Anna Maria Squarza

La scoperta della morte di Squarza è avvenuta nella giornata di venerdì scorso, 12 aprile. Alcuni vicini di casa della famiglia Monticelli avevano segnalato alle forze dell'ordine un forte odore che proveniva da quell'abitazione. Quando i carabinieri si sono presentati alla porta di casa, il 60enne Antonio Monticelli avrebbe detto: "Non c'è bisogno che entriate. Qui è tutto in ordine".

I militari, però, sono entrati lo stesso scoprendo in camera da letto il cadavere di Squarza e suo marito in condizioni di salute preoccupanti. Il 90enne è stato subito trasportato in ospedale, dove è arrivato denutrito e con una gamba incancrenita. Il figlio, invece, è stato portato in caserma dove è stato sottoposto a interrogatorio. Il 60enne, prima di essere trasferito in Psichiatria su disposizione della pm Chiara Castagnola, ha dichiarato che sarebbe stato il padre a chiedergli di non chiamare nessuno e di lasciare sua madre morta sul letto.

L'esame autoptico e la posizione di Antonio Monticelli

I medici stanno valutando in queste ore se procedere con l'amputazione della gamba di Giorgio Monticelli. Vista la sua età, si tratta di un'operazione fortemente rischiosa. Al termine dell'intervento, se le sue condizioni di salute lo permetteranno. il 90enne sarà trasferito in una Rsa. Il figlio 60enne, invece, è indagato per abbandono di persona incapace e occultamento di cadavere.

In settimana sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Squarza che potrebbe fornire elementi utili per la datazione del decesso. Stando allo stato di decomposizione in cui è stata trovata, si ipotizza sia morta da almeno due settimane. L'esame autoptico potrebbe, inoltre, portare a un aggravamento della posizione giuridica di Antonio Monticelli.

La famiglia Monticelli e le settimane trascorse con il cadavere della 91enne in casa

Come appreso da Fanpage.it, erano ormai anni che Antonio Monticelli si occupava dei suoi genitori. La famiglia viveva nel Veronese, prima di trasferirsi in provincia di Sondrio durante il periodo della pandemia. Da tempo il 60enne non aveva un lavoro stabile e sopravviveva con le pensioni dei genitori.

Contrariamente a quanto emerso in un primo momento, in base a quanto trovato dai carabinieri all'interno dell'abitazione, da giorni Monticelli portava cibo e acqua a suo padre, fermo al fianco della moglie deceduta. Considerato lo stato di salute dell'anziano, trovato denutrito, forse quei viveri non erano abbastanza, oppure ancora le sue condizioni non gli consentivano più di nutrirsi come avrebbe dovuto.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views