Antonio Di Fazio, il manager arrestato per stupro: ci sarebbero ancora altre vittime
Ci sarebbero ancora altre presunte vittime di abusi sessuali da parte di Antonio Di Fazio, il manager arrestato a Milano con l'accusa di aver violentato sessualmente cinque donne e aver tentato di uccidere la sua ex moglie. Dall'ordinanza di custodia cautelare, emerge infatti che sui dispositivi elettronici sequestrati all'uomo sono state trovate tante altre foto che ritraggono giovani donne nude o seminude e in stato di incoscienza. Sono tutte persone che al momento non sono ancora state identificate e le cui violenze risalgono ad alcuni anni fa.
Le amicizie nel mondo dello spettacolo
Dalle carte lette da Fanpage.it emerge un quadro spaventoso. Nel corso degli anni l'uomo avrebbe seguito un "modus operandi sempre più subdolo e spregiudicato". Quattro delle cinque vittime, sarebbero state conosciute sfruttando dei contatti nel mondo dello spettacolo. L'uomo avrebbe avuto delle amicizie che gli consentivano di agganciare le giovani ragazze con la scusa di offrire loro un'opportunità di lavoro. Dopodiché sarebbero state condotte o negli uffici della sua azienda o nel suo appartamento dove poi sarebbero state narcotizzate e abusate. Spesso, con alcune di loro, sarebbero nate delle relazioni sentimentali. Relazioni di cui le donne hanno però pochi ricordi, vivendo sempre in uno stato semi-cosciente. Come per l'ex moglie, anche nel loro caso le ragazze venivano isolate da parenti e amici "approfittando – come si legge dalle carte – di loro particolari momenti di fragilità" dovuti ai trasferimenti a Milano, a delicati problemi economici o famigliari.
Le violenze nei confronti dell'ex moglie
Oltre alle violenze che sarebbero state perpetrate nei confronti di queste ragazze, ci sarebbero quelle nei confronti dell'ex moglie. Per anni la donna ha denunciato le violenze, le minacce e le persecuzioni da parte dell'uomo. In un'occasione l'avrebbe attirata in un appartamento, le avrebbe spruzzato dello spray urticante agli occhi e messo una corda intorno al collo. La donna sarebbe poi riuscita a scappare e chiedere soccorso ai vicini.