Antonio Di Fazio, condannato a 9 anni per stupro: chiesta la sospensione dell’esecuzione della pena
L'imprenditore Antonio Di Fazio è stato condannato a nove anni dalla Corte di Cassazione. È accusato di violenze sessuali nei confronti di cinque donne che aveva stordito con benzodiazepine. Come appreso da Fanpage.it l'avvocato Ivano Chiesa, che difende l'uomo, ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Brescia di sospendere l'esecuzione della pena per infermità mentale.
La prima a denunciare era stata una ragazza di ventuno anni che si era recata nell'appartamento dell'uomo con la scusa di un colloquio di lavoro per uno stage che avrebbe dovuto svolgere nella sua azienda. E proprio in quella casa, l'avrebbe drogata, spogliata e violentata. L'avrebbe poi fotografata.
E proprio quelle immagini ritrovate nello smartphone, hanno permesso di risalire alle altre quattro vittime. Anche loro, come hanno poi raccontato agli inquirenti, sono state attirate nella stessa trappola. Ha sciolto nell'acqua, infatti, le benzodiazepine e poi le ha violentate sessualmente.
Di Fazio dovrà adesso affrontare un nuovo processo per maltrattamenti e violenza sessuale con narcotizzazione del 2012 ai danni della ex moglie. Queste condotte erano state derubricate in stalking e quindi prescritte, ma la Cassazione le considera come reato di maltrattamenti e ha quindi accolto il ricorso del pg della Cassazione e dell'avvocato della vittima.
La Suprema Corte ha inoltre dichiarato inammissibile il ricorso di Di Fazio che è stato condannato a pagare le spese processuali e di parte civile che rimette alla Corte d'Appello. I giudici avevano scritto: "ha svolto fino alla fine una difesa mirante a denigrare le sue vittime, a farle passare per ragazze disinvolte e pronte a vendersi, mentitrici, volontarie assuntrici di sostanze da sballo, assetate di profitti, occasioni di lavoro".