Anpi non invita La Russa sul palco di Milano per il 25 aprile: “Non rappresenta tutti”
Il prossimo 25 aprile sarà allestito dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia un palco in piazza Duomo a Milano per celebrare il 78esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il presidente della sezione milanese, Roberto Cenati, ha dichiarato di non aver invitato né Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato in quanto presidente del Senato, né Lorenzo Fontana, terza carica perché presidente della Camera. Nel caso in cui il primo dovesse presentarsi spontaneamente, ha dichiarato Cenati, "non parlerebbe".
Le parole di La Russa su via Rasella
Il motivo di questa presa di posizione da parte di Anpi risiede nelle ultime esternazioni pubbliche di La Russa. "Nessuna seconda carica dello Stato ha mai pronunciato parole così gravi, denigratorie e profondamente divisive sulla Resistenza", ha affermato Cenati ad Agi. In questo caso, il presidente dell'Anpi milanese fa riferimento alle dichiarazioni su via Rasella.
"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della Resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non biechi nazisti delle SS". Con queste parole, La Russa aveva definito (provando poi ad aggiustare il tiro) l'attacco partigiano del 23 marzo 1944 che provocò l'uccisione di 33 soldati tedeschi e che portò all'eccidio delle Fosse Ardeatine ordinato per rappresaglia dal generale Herbert Kappler. Il plotone nazista uccise il giorno seguente 335 persone tra prigionieri politici, detenuti comuni, militari ed ebrei.
"Anche se presidente del Senato, non rappresenta tutti"
"Quelle su via Rasella non sono le uniche parole gravi che La Russa ha detto", ha continuato Cenati, "ricordo quando il 27 dicembre dello scorso anno invece che celebrare il 75esimo anniversario della Costituzione ricordò la nascita del Movimento Sociale". Insomma, il presidente del Senato non sarebbe una presenza gradita sul palco del 25 aprile di Milano.
Anche perché, continua il presidente dell'Anpi milanese, invitare alte cariche di Stato comporterebbe anche delle manovre in tema di ordine pubblico. "Negli ultimi 13 anni non abbiamo mai invitato esponenti del governo", conclude Cenati, "è vero che La Russa ricopre il ruolo di seconda carica dello Stato, ma dice cose evidentemente divisive, non rappresenta tutti".