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Annega a 13 anni davanti ai parenti dopo essersi tuffato nel fiume Oglio: “Sapeva nuotare”

Il 13enne, residente a Brescia, lunedì 29 luglio si trovava in compagnia dei suoi parenti sulla sponda dell’Oglio a Soncino (Cremona). Gli zii lo hanno visto fare qualche bracciata e poi scomparire: è stato ritrovato senza vita due ore dopo, a due metri di profondità.
A cura di Francesca Del Boca
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È caduto vittima della fortissima corrente S. O., 13 anni, annegato lunedì 29 luglio tra le acque dell'Oglio a Soncino (Cremona) dopo essersi tuffato davanti ai parenti. Il ragazzino, studente di origini dominicane che abitava a Brescia, sapeva nuotare bene e forse per questo si è immerso in un tratto impervio del fiume Oglio dove la balneazione è vietata, anche se in molti residenti frequentano l’area per cercare refrigerio durante i mesi estivi.

Secondo quanto emerso finora, intorno alle 20 il 13enne si sarebbe spostato, con altri coetanei, in una zona ricca di scogli e più selvaggia rispetto alle tranquille acque della spiaggia Pedrera. Dopo il tuffo in acqua dall'alto, zii e cugini lo hanno visto fare qualche bracciata e poi scomparire nell'acqua, trascinato via dalla corrente e intrappolato in un mulinello.

La famiglia ha subito lanciato l'allarme ma purtroppo, nonostante il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Brescia e Cremona per il 13enne non c'è stato più nulla da fare. Il corpo del ragazzino è stato trovato verso le 22, a due metri di profondità e ormai senza vita: inutili tutti gli sforzi fatti per rianimarlo da parte dei sanitari del 118. La salma rimane ora a disposizione dell'autorità giudiziaria: sul corpo è stata disposta l'autopsia. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Crema.

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