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Anna, la piccola di 28 settimane con un raro tumore di 600 grammi: l’intervento record al Policlinico per salvarla

Anna (nome di fantasia) è la neonata che è stata sottoposta a un intervento record al Policlinico di Milano: aveva un raro tumore di 600 grammi.
A cura di Ilaria Quattrone
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Immagine di repertorio
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Anna (nome di fantasia) è la neonata che è stata sottoposta a un intervento record al Policlinico di Milano. La madre della piccola, durante un'ecografia alla sedicesima settimana di gravidanza, ha scoperto che la figlia aveva una massa cellulare anomala dal volume importante che avrebbe potuto compromettere la vitta della bimba in grembo.

La piccola aveva infatti un teratoma sacrococcigeo: si tratta di un tumore raro che si sviluppa alla base del coccige. Questo avrebbe potuto, come spiegato in una nota stampa del Policlinico, compromettere la funzionalità degli organi in fase di sviluppo del feto. I medici hanno quindi sottoposto madre e bimba, che ancora in grembo, a un intervento chirurgico. Il team della Chirurgia Fetale ha infatti "spento", utilizzando una tecnologia laser, alcuni vasi sanguigni che alimentavano il tumore.

Questo ha permesso ad Anna di poter crescere per altre due settimane. Alla 28esima settimana è stato necessario farla nascere con un cesareo urgente: il peso della neonata era di 1,6 chili con incluso il tumore da 600 grammi. "Abbiamo giocato tutte le carte di cui la medicina dispone e che in questo Ospedale coesistono. Anna e la sua famiglia ci hanno insegnato molto dal punto di vista umano: le risposte della piccola all'evolversi della patologia e la fiducia della famiglia nella vita e nelle nostre possibilità ci hanno permesso di muoverci attivando tutte le nostre più qualificate risorse", ha detto il direttore del dipartimento area meterno-infantile dell'ospedale Ernesto Leva.

La terapia intensiva neonatale ha poi gestito le necessità della piccola così da permetterle di poter affrontare un nuovo intervento. Grazie ai medici della Radiologia Pediatrica è stato possibile scoprire perché la massa intaccasse la cavità addominale mentre la Cardiologia Pediatrica ha potuto confermare che la neonata poteva essere sottoposta all'intervento. L'operazione di rimozione del tumore è durata circa due ore: "Su un corpicino così piccolo l’azione chirurgica è finalizzata a rimuovere la massa ma, soprattutto, a preservare le funzionalità degli organi circostanti", ha spiegato ancora Leva.

Attualmente la piccola sta crescendo bene e ha superato anche le problematiche legate alla prematurità. Inoltre è potuta rientrare a casa.

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