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Anna Bellisario morta per choc anafilattico dopo aver mangiato un tiramisù: verso il processo per i produttori

Anna Bellisario era morta lo scorso anno dopo aver mangiato un tiramisù venduto come vegano e che invece conteneva tracce di latte: la 20enne era fortemente allergica alle proteine del latte ed è andata in pochi minuti in choc anafilattico.
A cura di Giorgia Venturini
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Anna Bellisario
Anna Bellisario

Si va verso un processo per far luce sulla morte di Anna Bellisario, la 20enne deceduta il 5 febbraio dello scorso anno dopo aver mangiato un tiramisù venduto come vegano e che invece conteneva tracce di latte. La giovane era fortemente allergica alle proteine del latte e dopo aver mangiato il dolce in un ristorante milanese ha avuto uno choc anafilattico. La 20enne purtroppo è morta dopo dieci giorni di coma in ospedale.

Il Procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto il rinvio a giudizio per Giuseppe Loiero e per la madre Giovanna Anoia, il primo legale rappresentante e la seconda responsabile delle linee produttive della Glg srl, azienda produttrice del "Tiramisun" con marchio Mascherpa. Ovvero proprio il tiramisù vegano che ha mangiato la ragazza. Secondo la Procura i due sono stati accusati di concorso in omicidio colposo. Intanto nei mesi scorsi l'azienda è stata raggiunta da una interdittiva.

Su cosa si sta concentrando la Procura

Al centro del processo ci sarà la chiamata di uno dei due indagati intercettata dagli inquirenti: "Quando tu produci un prodotto così non pensi agli allergici, tu lo stai facendo per i vegani…". La Procura nei suoi atti ha precisato che "la quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come semplice contaminante". Per questo, proprio per la sua dose che era così massiccia, il dolce è risultato "fatale per la vittima", che era fortemente allergica al latte.

La difesa dell'azienda produttrice

Fin da subito il laboratorio che ha prodotto il tiramisù vegano aveva precisato che "realizzando sia il tiramisù normale sia quello vegano, potessero erroneamente finite tracce di latte anche nel dolce destinato a chi non mangia derivati animali". Per la Procura però non si parlerebbe di piccole tracce. Ora verrà tutto accertato in Tribunale: l'accusa è di omicidio colposo.

La giovane è morta dopo 10 giorni di coma

Anna Bellisario era a cena con un amico il 26 gennaio dello scorso anno. Avevano scelto un ristorante vegano proprio per la forte allergia al latte della ragazza. Al secondo cucchiaino di Tiramisù, nonostante tutte le accortezze del caso e dopo aver chiesto anche al cameriere la certezza che fosse vegano, si è sentita male ed è corsa in bagno con la speranza di vomitare. In poco tempo è andata in choc anafilattico. Dopo dieci giorni la 20enne è morta all'ospedale San Raffaele la notte tra il 5 e il 6 febbraio: era in coma da dieci giorni.

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