Andrea Bossi, il 26enne ucciso con una coltellata al collo: nei filmati e nei messaggi tutte le fasi del delitto

Va ancora avanti il processo davanti alla Corte d'Assise di Busto Arsizio (Varese) per l'omicidio di Andrea Bossi, il 26enne che è stato ucciso con una coltellata al collo la sera del 26 gennaio 2024 nella sua casa di via Masceroni a Cairate (Varese). Nella giornata di ieri, martedì 15 aprile, si è svolta un'altra udienza. In aula c'erano i due imputati, Douglas Carolo e Michele Caglioni, entrambi accusati del delitto con l'aggravante della premeditazione.
Proprio ieri, i giudici hanno ascoltato la madre della vittima, un'amica e i carabinieri che hanno condotto le indagini. Gli inquirenti hanno spiegato di aver analizzato sia i filmati che i messaggi presenti nei cellulari del 26enne, dei due imputati e della fidanzata di Caglioni. Proprio lei aveva riferito agli investigatori del piano per uccidere Bossi.
I sopralluoghi all'interno della casa, hanno permesso di appurare che, proprio la notte dell'omicidio, erano presenti due persone. Questo è stato possibile scoprirlo dalle impronte di due tipi diversi di scarpe, compatibili con quelle degli imputati. Un carabiniere ha poi spiegato di aver trovato in un cantiere, proprio su indicazione di Caglioni, un paio di scarpe di proprietà di Carolo che erano sporche di sangue.
Inoltre è stato spiegato che, l'analisi delle immagini registrate dalle telecamere presenti a Cairate, è stato possibile ricostruire i movimenti della vittima e di due persone. Una di loro avrebbe aperto il cancello per permettere alla seconda persone di entrare nel palazzo. Una volta tornato a casa, Bossi sarebbe stato aggredito di sorpresa: prima colpito al volto con una pentola e poi accoltellato. I due imputati, durante le indagini e le udienze, si sono sempre accusati a vicenda. Caglioni avrebbe detto di essere arrivato sul posto dopo il delitto.
Carolo avrebbe detto di non aver ucciso Bossi, con cui aveva una relazione e al quale chiedeva soldi. E proprio l'amica della vittima, ha raccontato che il 26enne aveva deciso di non dargli più soldi. Per l'Accusa quindi Andrea Bossi sarebbe stato ucciso per un movente economico: Carolo avrebbe avuto bisogno di duemila euro da dare a una donna che aveva truffato.