Ancora sotto attacco hacker la sanità lombarda: quali servizi sono stati riattivati
Si continua a lavorare per ripristinare i servizi sanitari messi a dura prova in questi giorni da un attacco hacker. A subire la minaccia del dark web è stato prima l'ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano e ora anche Ats Insubria. Piano piano però tutti i servizi stanno per essere riattivati. Come spiega in una nota stampa l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia: "Dopo il tentativo di hackeraggio dei sistemi informatici dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, si sta continuando a lavorare al fine di completare il ripristino degli applicativi aziendali. Si conferma l’apertura ad AREU dei PS del Fatebenefratelli e Oftalmico, Buzzi e M. Melloni".
La situazione al Buzzi e al Sacco di Milano
Al Sacco invece l'acceso alle ambulanze resta riservato ai codici minori: qui non sono ancora stati risolti i problemi legati al servizio di diagnostica per immagini. "Si prevede il rientro alla completa normalità nella giornata di domani. Si conferma il quasi totale ripristino degli applicativi dipartimentali clinici monospecialistici", fanno sapere da Palazzo Lombardia. E ancora: resta impossibile l'utilizzo dello screening neonatale in uso al laboratorio dell'ospedale pediatrico Buzzi di Milano. Per questo "attualmente i riscontri vengono eseguiti manualmente assicurando l’operatività del laboratorio. Mentre è stato ripristinato il sistema amministrativo contabile. Inoltre è stato riattivato il sito web aziendale".
Sotto attacco hacker Ats Insubria
Milano non è l'unica provincia lombarda a dover fare i conti con gli hacker. Ats Insubria ha "rilevata la probabile presenza di un attacco di phishing per il quale sono in corso gli approfondimenti necessari su alcune caselle di posta elettronica. A parte il momentaneo disagio, l’impatto appare minimo". E ancora dall'assessorato al Welfare di Regione Lombardia fanno sapere che "Ats intende riattivare progressivamente tutti i servizi partendo da software e posta elettronica con le necessarie precauzioni al fine di effettuare opportune analisi che permettano di comprendere meglio l’accaduto. Sono stati prelevati alcuni file infetti che sono stati inviati al Cyber Security Operation Center di Aria Spa per verifiche".