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Ancora nessuna traccia del 17enne scomparso a Garbagnate, il padre: “Se c’è un problema ti aiuto io”

Ancora nessuna traccia del 17enne di Bollate scomparso dalla sua scuola di Garbagnate Milanese. Il padre ha rivolto un appello attraverso la trasmissione Chi l’ha visto: “Fatti sentire, sai che ti voglio bene e se hai qualcosa ti posso aiutare io”.
A cura di Alice De Luca
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Non è ancora tornato a casa il ragazzo di 17 anni che ormai da quasi 10 giorni risulta scomparso dalla sua casa di Bollate, in provincia di Milano. Martedì 11 marzo il nonno lo ha accompagnato a scuola, al liceo Russel Fontana di Garbagnate Milanese, ma lui non si è mai presentato in classe.

La famiglia però lo ha scoperto solo nel pomeriggio, quando il nonno è tornato per riprenderlo dopo le attività pomeridiane che il ragazzo gli aveva detto di avere. La verità, però, è che non ci sarebbe stata nessuna attività in programma a scuola nel pomeriggio. I video delle telecamere di sorveglianza della scuola lo hanno immortalato mentre si allontana dall'istituto dopo che il nonno lo ha accompagnato. Nei pressi della scuola c'è una stazione: da qui l'ipotesi che lui possa aver preso un treno per allontanarsi. La famiglia andava spesso a Ventimiglia per le vacanze, quindi le ricerche sono attive anche in Liguria.

Negli scorsi giorni il padre ha rivolto un appello al figlio durante la trasmissione Chi l'ha visto: "Per piacere fatti sentire almeno da tuo papà: sai che ti voglio bene e se hai qualcosa ti posso aiutare io".

É passata ormai una settimana anche dall'appello che lo zio aveva rivolto al nipote sempre a Chi l'ha visto: "Noi ti aspettiamo con tutto l'amore che ti abbiamo sempre dato. Si risolve tutto. Se non vuoi chiamare il papà o la mamma sai che lo zio c'è sempre stato: chiamami dovunque tu sia e io ti vengo a prendere".

Familiari, compagni e amici si sono riuniti domenica in una marcia silenziosa organizzata dai compagni di scuola. "É un ragazzo intelligente e in gamba, deve solo trovare la forza di dire ‘torno a casa'", ha detto la nonna a Chi l'ha visto. Lo zio ha poi descritto il nipote come "un ragazzo modello: sensibile, buono, diligente a scuola, tranquillo, senza fronzoli per la testa o vizi. Ha scelto i suoi studi scientifici perché lo appassionano, lui studia con dedizione e passione. Stava cominciando a informarsi per l'università".

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