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Ancora nessun colpevole per l’omicidio di Jessica Mantovani, gettata in un canale: chiesta l’archiviazione

La Procura di Brescia ha presentato richiesta di archiviazione per l’omicidio di Jessica Mantovani, la 37enne pestata e gettata in un canale nel 2019. La famiglia si è però opposta alla richiesta.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Procura di Brescia ha chiesto l'archiviazione per la seconda inchiesta relativa alla morte di Jessica Mantovani, la donna di 37 anni originaria di Villanuova sul Clisi (Brescia), che è stata picchiata e gettata nel canale della centrale idroelettrica di Prevalle nel giugno 2019. Il padre della donna, Giovanni Mantovani, attraverso il suo avvocato Paolo De Zan si è opposto alla richiesta di archiviazione. Il prossimo 27 novembre si svolgerà l'udienza davanti al giudice per le indagini preliminari.

"Intendo andare fino in fondo", ha detto l'uomo in un'intervista al quotidiano Il Giorno. Ha poi fatto riferimento ad alcune confidenze che le erano state fatte da una donna: gli aveva raccontato che un'amica avrebbe deciso di separarsi dal marito poco dopo il delitto e che Jessica Mantovani c'entrava con la separazione: sospettava infatti che i due avessero una relazione. La sera dell'omicidio l'uomo sarebbe infatti rientrato a casa con gli abiti bagnati di sangue. Le avrebbe detto di aver combinato una stupidaggine e che non sarebbe più potuto tornare indietro.

Il padre di Jessica, appresa la storia, aveva accompagnato la donna dai carabinieri. La pubblico ministero Lisa Saccaro aveva deciso di disporre alcuni accertamenti proprio su queste parole.

L'unica persona a finire a processo è stato un 53enne, amico della vittima, che l'aveva vista il pomeriggio prima della morte: entrambi avevano problemi di tossicodipendenza. Capitava che la 37enne incontrasse uomini nell'abitazione del 53enne, dai quali poi si faceva pagare le dosi. L'uomo è stato poi condannato per induzione alla prostituzione, ma assolto per l'accusa di omicidio.

È stato poi indagato un 25enne: una sua traccia biologica mista a quella della vittima è stata infatti trovata in casa del 53enne, che il ragazzo frequentava. La sua posizione è stata poi archiviata.

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