Ancora in aumento i contagi a Milano, 504 i casi in città nelle ultime 24 ore
I dati dell'ultimo bollettino sulla diffusione del Coronavirus in Lombardia tornano a preoccupare, i nuovi contagi nelle ultime 24 ore sono stati 1.844 su 29.048 tamponi effettuati. Di questi 1.706 si riferiscono agli esiti dei tamponi di ieri e mentre 138 ai giorni precedenti: numeri che fanno raggiungere la cifra di 15.218 attualmente positivi in tutta la regione.
Trivelli: Al lavoro per incrementare la disponibilità dei posti letto dedicati ai pazienti Covid
Ma come negli altri giorni è la città di Milano così come la sua provincia a far registrare il maggior numero di contagi nelle ultime ore, sono infatti ben 1.032 quelli della provincia milanese di cui 504 solo in città. Numeri che preoccupano anche il direttore generale del Welfare Marco Trivelli che spiega: "A fronte di queste evoluzioni insieme ai direttori generali delle ATS, ASST e IRCCS delle Lombardia, e con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli ospedali privati accreditati, stiamo lavorando per disporre un rapido incremento della disponibilità di posti letto dedicati ai pazienti Covid, in linea con quanto prevede il Piano regionale".
Su 1.844 contagi, 1.212 hanno mano di 50 anni
Trivelli aggiunge in una nota che il 92 per cento dei positivi manifesta pochi sintomi o addirittura nessuno. Anche se di fatto i pazienti ricoverati negli ospedali sono aumentati quest'oggi di 99 unità. Mentre in merito all'età, il direttore generale sottolinea che "1.212 dei positivi odierni sono persone con meno di 50 anni". Di questi, 297 sono minorenni. Bisogna quindi continuare a mantenere alta la guardia, attraverso l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e il mantenimento delle distanze di sicurezza".
Galli a Fanpage.it: Bisogna stare molto attenti e agire in fretta
A lanciare l'allarme sulla situazione contagi a Milano è stato anche il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, che, a Fanpage.it, ha spiegato che la pressione negli ospedali sta salendo rapidamente e bisogna stare molto attenti: "Restano quindici giorni per evitare che la situazione diventi esplosiva".