Ancora gravissima la bimba ustionata mentre era all’asilo: la tragedia nel giorno del suo compleanno
Resta in gravissime condizioni la bimba di 4 anni ustionata lunedì scorso mentre si trovava nella sua scuola dell'infanzia a Osio Sopra, in provincia di Bergamo. La piccola è la più grave dei cinque bambini coinvolti nell'ustione e ora si trova all'ospedale Buzzi di Milano. Con lei c'è la madre che la sorveglia notte e giorno. In prognosi riservata resta anche un altro bimbo di 4 anni, ora all'ospedale Niguarda di Milano: ha ustioni di terzo grado sul 30 per cento del corpo. Anche lui – come riferiscono a Fanpage.it dall'ospedale – non è purtroppo ancora fuori pericolo. Altri due piccoli alunni delle scuola, uno di 5 e l'altro di 6 anni, si trovano invece ricoverati all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo non in gravi condizioni. Qui ieri è stata dimessa una bimba di 3 anni. Stanno bene invece i tre genitori coinvolti nell'incidente e rimasti lievemente ustionati: sono stati tutti dimessi già lunedì sera dal policlinico "San Marco" di Zingonia. Resta ancora da chiarire la dinamica: sembrerebbe che tutti erano attorno a un fuoco e stavano arrostendo marshmallow quando è divampato il fuoco.
Come sta la bimba più grave ricoverata a Milano
Ora la speranza è tutta per i due piccoli ricoverati nei due ospedali di Milano. A rilasciare un'intervista all'Eco di Bergamo è la nonna delle piccola in gravi condizioni al Buzzi: la tragedia è avvenuta proprio nel giorno del suo compleanno. "I medici non si sbilanciano e dicono che bisogna aspettare 48 ore per vedere l’evolversi della situazione". La nonna fa sapere anche che la piccola è stabile e sedata. Nessuno le ha ancora parlato. La madre che non lascia sola un momento la può vedere dal vetro. Preoccupato è anche il suo fratellino di 10 anni: "Lunedì è rimasto qui da me. Anche mio nipote era sconvolto, ha pianto tutto il giorno, poi ha dormito con il papà". La nonna della piccola abita a pochi metri di distanza dalla scuola: è stata infatti la prima ad arrivare: "Appena l'ho vista stava chiamando ‘mamma'. Lei non mi ha visto, poi è arrivata mia figlia ed è salita con lei sull’elicottero". Poi la nonna al giornale locale di Bergamo tiene a precisare: "Avrebbe potuto succedere anche in un altro posto, non condanno la scuola o il genitore che ha acceso il fuoco, siamo una famiglia che ha vissuto tanti lutti e la rabbia non serve a niente".
Aperta un'inchiesta
Intanto ora si indaga sull'accaduto: i carabinieri della Compagnia di Treviglio, coordinati dal sostituto procuratore Silvia Marchina, stanno cercando di capire minuto per minuto quanto accaduto. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica che ha sequestrato una tanica di bioetanolo utilizzato per accendere il fuoco. Il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime a carico di ignoti.