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Anche Codogno travolta da Omicron, tra paura e corsa ai tamponi. Il sindaco: “Nessun rilassamento”

L’esercito torna a Codogno per gestire il drive-through tamponi. Anche qui, il primo paese d’Italia a finire in zona rossa durante la prima ondata, è corsa ai tamponi e alla terza dose.
A cura di Giorgia Venturini
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Era febbraio 2020 quando tutta l'Italia si è stretta attorno a Codogno, il primissimo paese a finire in zona rossa per contagi Covid. Poche settimane dopo tutte le regioni erano chiamate a fare i conti con la pandemia. Ora la variante Omicron, che sta facendo schizzare di nuovo alle stelle i contagi, torna a far tremare anche Codogno: qui nella settimana tra il 20 e il 26 dicembre l'incidenza di positivi ogni 100mila abitanti è stata di più di 1500 casi. Così nel piccolo paese in provincia di Lodi è tornato l'esercito.

Corsa ai tamponi anche a Codogno

I militari sono a capo dell'organizzazione del drive-through tamponi di Codogno: i contagi sono in forte aumento ma i ricoveri resistono, solo un paziente di 85 anni è in terapia intensiva. "Segno che – spiega il sindaco – i vaccini hanno limitato le conseguenze gravi sui positivi al virus", spiega a Fanpage il sindaco Francesco Passerini. Poi alla domande se è preoccupato il primo cittadino risponde così: "Il numero dei contagi è sicuramente un numero alto ma è giusto vederlo in senso più ampio. Mai così alti prima. Ma non abbiamo avuto un aggravarsi sulla pressione ospedaliera. I vaccini quasi azzerano i ricoveri. Alcuni cittadini ai microfoni di Fanpage, spiegano di essere preoccupati: "Tanti non sono vaccinati e poi aumentano i casi. Io sto aspettando la terza dose. Non so cosa abbia in testa la gente. Si radunano senza ascoltare cosa dicono gli altri. Fanno finta di niente". Il ricordo del febbraio 2020 è ancora fresco, per questo in tanti cercano di vaccinarsi con la terza dose il prima possibile. C'è chi si presenta all'hub vaccinale anche se l'appuntamento per il vaccino è tra qualche giorno. "Non mi fido, vado a vedere se riesco ad anticiparla. Io ho paura", sottolinea un altro cittadino.

In dieci giorni raggiunti 400 contagi

Certo è che la quarta ondata però non è paragonabile alla prima, quando i morti erano molto di più. "Parliamo veramente di due galassie diverse. Mi ha stupito più che altro la velocità con cui sono aumentati i contagi. Siamo passati da 23 contagi a 400 in neanche dieci giorni", aggiunge il sindaco. Che poi tiene a precisare: "Nessun cittadino si è rilassato in questo periodo. Uso delle mascherine e tutte le norme anti contagio qui sono sempre state rispettate". La coda intanto fuori dall'hub dell'esercito cresce di ora in ora. Tante le persone che si presentano perché contatti stretti di un positivo. E per tutti i cittadini la soluzione è sempre e solo una: "Speriamo che tutti si vaccinano così tutto questo finirà".

(Ha collaborato Simone Giancristofaro) 

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