Ambrogino d’oro a Giulia Tramontano, il papà: “Per noi è sempre difficile parlare di questa situazione”
"Per noi è sempre molto difficile parlare di questa situazione": a dirlo a Fanpage.it è il papà di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a coltellate dal compagno Alessandro Impagnatiello. Nella giornata di oggi, giovedì 7 dicembre, il Comune di Milano conferirà l'Ambrogino d'Oro – la onorificenza più alta per il capoluogo meneghino che tradizionalmente viene consegnata durante la festa del patrono Sant'Ambrogio – alla memoria della ragazza.
Il papà di Giulia: "Ringraziamo il Comune di Milano"
Alla cerimonia sarà presente la famiglia Tramontano. Il padre Franco, con la voce spezzata dall'emozione, ha spiegato a Fanpage.it di aver ringraziato il comune di Milano per aver conferito questa benemerenza. E, infatti, sempre la madre della 29enne in una recente intervista a Fanpage.it aveva detto: "Ogni gesto, ogni iniziativa in suo nome sono di conforto per tutti noi".
"È facile realizzare un'opera di mia sorella perché mia sorella, voglio essere poco umile, è bellissima. Tutti i ritratti sono nella sua camera. Ogni cosa che ci avete donato a Senago, a Milano e a Napoli è da lei. Se lei adesso ci può vedere, vede quanto l'avete voluta bene e quanto la amiamo noi", ha detto la sorella Chiara subito dopo la consegna del premio.
La candidatura all'Ambrogino d'Oro
Giulia Tramontano era originaria di Sant'Antimo, che si trova in provincia di Napoli e dove la sua famiglia vive ancora oggi. È stata uccisa il 27 maggio 2023 a Senago, un comune alle porte di Milano. Quando è stata ammazzata dal compagno, era incinta di 7 mesi. Portava in grembo il piccolo Thiago che desiderava crescere in città dove si era costruita una carriera.
La candidatura è stata proposta dal consigliere del Partito Democratico Daniele Nahum. Nelle motivazioni l'esponente del Pd ha infatti specificato: "A Milano Giulia rincorreva i suoi sogni da professionista e di donna. La città non dimentica". Da qui la decisione della medaglia d'oro alla memoria così "stringendosi nel suo ricordo e nell'abbraccio alla sua famiglia".
Articolo in collaborazione con Chiara Daffini