Il 15 novembre è stata annunciata la lista dei vincitori degli Ambrogini d'Oro 2023. Tra i nomi che hanno fatto discutere c'è quello di Andrea Baccan, in arte Pucci, voluto dall'europarlamentare della Lega Silvia Sardone. L'onorificenza al comico è finita al centro delle polemiche per alcune sue frasi. In particolare modo quelle riferite alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein ("Alvaro Vitali e Pippo Franco insieme") o al personaggio televisivo Tommaso Zorzi, vittima di insulti omofobi.
La giornata di ieri è stata quindi ricca di attacchi rivolti alla commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze, che ha scelto i vincitori e al sindaco Giuseppe Sala che, come da regolamento, ha la facoltà – dandone motivazione – "di non accogliere una o più proposte".
Eppure il primo cittadino, durante il suo intervento di ieri in Aula in difesa dell'assessora all'Ambiente Elena Verdi contro la quale è stata presentata una mozione di sfiducia da Fratelli d'Italia, ha affermato: "Dico solo che il Consiglio comunale, il giorno dopo la dimostrazione che ha dato sulla scelta clientelare degli Ambrogini si permetta di presentare una mozione del genere contro una persona che lavora, è vergognosa".
Ha poi sostenuto: "Se mi chiedete di dire che nella nomina degli Ambrogini non c'è stato clientelismo, io non posso dirlo. Se ognuno apre Google e cerca clientelismo, leggerà che è un sistema di rapporti tra persone basato sul favoritismo, soprattutto in campo politico, in nome di un reciproco interesse. Quello che io affermo è che a volte si dà l’Ambrogino a chi attacca la giunta. Io lo vedo così: ogni anno vengono proposte persone che fanno comodo a una parte politica, perché durante l’anno hanno operato per screditare la giunta".
La presa di posizione del primo cittadino ha lasciato di stucco la sua stessa maggioranza. Il capogruppo del Pd, Filippo Barberis, ha infatti detto: "È stato detto che c’è stata una gestione clientelare, io non potrei guardarmi allo specchio tacendo rispetto a questa considerazione che sento molto lontana dallo spirito con cui abbiamo lavorato in questi giorni". Dello stesso avviso il capogruppo dei Verdi, Carlo Monguzzi: "Beppe devi scusarti con il Consiglio per avere insultato tutti assolutamente senza alcuna ragione".
Le parole del sindaco Sala stonano proprio con il regolamento previsto per l'assegnazione delle onorificenze. L'articolo 5, infatti, specifica: "Le benemerenze sono conferite con provvedimento del Sindaco su parere conforme dell’ufficio di Presidenza" e ancora "è in facoltà del sindaco non accogliere uno o più proposte, dandone motivazione". Sala avrebbe quindi potuto rifiutare la candidatura del comico e di tutti coloro che non hanno "in qualsiasi modo giovato a Milano, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole Istituzioni".
Lui stesso riconosce di avere un potere ostativo "che non ho mai dovuto esercitare sugli Ambrogini", ma non spiega perché – nonostante sostenga che a volte venga dato l'Ambrogino a chi attacca la giunta – non lo abbia fatto proprio quest'anno. Ancora una volta, registriamo uno scarico di responsabilità da parte del sindaco Sala. Nelle settimane precedenti, era toccato al tema sicurezza che prima aveva sminuito sostenendo che non vi fosse un reale "problema" per poi parlare di una "campagna mediatica contro Milano" da una certa parte politica o comunque dagli stessi personaggi famosi che, in questi mesi, hanno denunciato di essere vittime di tentativi di rapine o aggressioni.
C'è stata poi la questione esondazione Seveso dove il sindaco ha scaricato nuovamente le responsabilità su Regione. Il giorno dopo lo straripamento del torrente, aveva infatti messo le mani avanti affermando che l'allerta meteo, diramata dalla Protezione Civile Regionale, fosse solo gialla (rischio minore): "Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un'allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un'accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni metereologiche".
E ancora il tema "Caro Affitti", un problema che ha spinto centinaia di studenti a manifestare tanto che proprio Ilaria Lamera, la studentessa che ha dormito in tenda davanti al Politecnico divenendo simbolo della protesta, è tra le vincitrici dell'Ambrogino d'Oro nonostante la sua protesta fosse proprio contro il Comune. E infatti, secondo alcune fonti, i due consiglieri che hanno avanzato la proposta (Francesca Cucchiara e Tommy Gorini) hanno dovuto battagliare molto per far ottenere il riconoscimento.
Anche in questo caso, il sindaco ha sempre scaricato le responsabilità sul Governo. Per il primo cittadino l'aumento dei prezzi degli appartamenti è strettamente collegato agli affitti brevi. Di conseguenza, per lui è necessario un intervento del ministero competente. Da qui, l'attacco alla ministra al Turismo Daniela Santanché: "Si è dimostrata all'inizio disponibile ma, dobbiamo dire la verità, di fatto non è successo niente".
Governare una città come Milano non è semplice, ma non è certo utile per una metropoli così complessa continuare a screditare le parole o il lavoro degli altri e soprattutto continuare a non assumersi le proprie responsabilità. La domanda che viene spontaneo porsi è: che senso ha criticare le decisioni altrui quando si potrebbe e dovrebbe partecipare alla loro definizione?