video suggerito
video suggerito

Ambra De Dionigi travolta e uccisa da un pirata della strada: trovato l’automobilista in fuga dopo più di un mese

A un mese di distanza dall’incidente, è stato identificato l’uomo che lo scorso 22 dicembre aveva travolto e ucciso la 29enne, Ambra De Dionigi, abbandonandone il corpo in un fossato in provincia di Lecco.
A cura di Giulia Ghirardi
61 CONDIVISIONI
Immagine

È stato identificato l'uomo che, nella notte dello scorso 22 dicembre, ha investito la 29enne, Ambra De Dionigi, abbandonandone il corpo in un fossato accanto alla statale 36 di Nibionno (Lecco).

Erano da poco passate le 8 del mattino quando i soccorritori sono stati avvertiti del ritrovamento di un corpo, abbandonato in località Gaggio, lungo la strada di servizio parallela alla Superstrada 36, in direzione Milano. Una volta giunti sul posto, gli operatori sanitari non avrebbero potuto far altro che accertare che per la ragazza non ci fosse più nulla da fare. I carabinieri avrebbero quindi posto il divieto di accesso all'area e avviato i rilievi necessari a chiarire le cause della morte e identificare il pirata della strada.

A una settimana di distanza dall'incidente, gli inquirenti erano riusciti a identificato il furgone bianco che si sarebbe dato alla fuga dopo aver travolto la donna. In seguito all'individuazione del mezzo, la Procura di Lecco avrebbe quindi cominciato a indagare circa l'identità del guidatore anche se, sin dall'inizio, gli elementi su cui indagare erano pochi: le telecamere messe a disposizione dal Comune di Nibionno sembra infatti non funzionassero.

Fortunatamente, gli inquirenti hanno però potuto visionare e analizzare il filmato dell’impianto di video sorveglianza di un’attività privata della zona in cui, intorno alle ore 21.30 del 22 dicembre, si vede proprio un furgone bianco travolgere la ragazza prima di allontanarsi senza prestare soccorso.

Gli inquirenti sono poi riusciti a risalire all'identità del conducente. si tratta di un 50enne, S.G. italiano e incensurato, residente a Carate Brianza. Per l'uomo alla guida la Procura aveva chiesto, lo scorso 20 gennaio, la misura della custodia cautelare in carcere.

L'ipotesi di reato avanzata ora dagli inquirenti nei confronti del 50enne è quella di omicidio stradale colposo aggravato dalla fuga. Questo perché, dai frammenti del furgone ritrovati sul luogo della tragedia e dal ritrovamento di un ciondolo della ragazza rinvenuto tra le lamiere del mezzo, sarebbe stato possibile constatare che fosse impossibile per il conducente non essersi accorto dell’investimento.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views