Alunno con disabilità non può parlare, il prof gli programma un software per comunicare con una voce artificiale
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Daniele Ferrari, 34enne professore di scienze in una scuola media in provincia di Cremona, ha progettato, per un suo alunno con disabilità che non può parlare, un software che permette di trasformare le immagini in parole grazie a una voce artificiale. Il programma si chiama Logos e viene rilasciato gratuitamente a chiunque ne abbia bisogno. Una volta installato su un tablet, il ragazzo, utilizzando un braccio mobile fissato sulla sua carrozzina, seleziona le immagini che vengono trasformate in voce.
Ma il software si adatta ai diversi livelli degli utenti, che possono selezionare illustrazioni oppure anche direttamente parole. “Ho costruito delle griglie in cui si mettono le immagini – ha raccontato Ferrari al giornale IlFattoQuotidiano.it – ad ogni immagine si associa un’intera frase o, in prospettiva per il futuro, singole parole che vanno a formare, combinate insieme, frasi complesse e ciò amplia la gamma di possibilità comunicative”.
Un progetto, questo, di cui va molto fiera anche la preside dell'istituto, Ilaria Andreoni: “Il ragazzino è con noi da sempre. L’ho visto crescere e il fatto che io possa ascoltare la sua voce quando lo incontro è bellissimo, mi dà una gioia immensa. Si tratta di un'esperienza che speriamo di riuscire a replicare: c’è un bimbo dell’infanzia che non appena arriverà all’età per la Primaria potrà beneficiare anche lui del software. La tecnologia può fare grandi cose. E tra l’altro è un programma molto semplice e funzionale”.
Il software ha già aiutato altre cinque persone, tra cui un 50enne che a seguito di un'ischemia non è più riuscito a parlare e a muovere le mani. A dimostrazione del fatto che, come dice Ferrari, "La gamma di applicazione di Logos è molto ampia: non è un software preimpostato ma estremamente adattabile”. L'obiettivo, infatti, è ora quello di costruire quante più griglie possibile, modellando il software sui bisogni di chi lo utilizza.