Altri 9 mesi di carcere per Corona, l’avvocato: “Non so come la prenderà, servirebbe più umanità”

Parla di "ennesima occasione perduta" dal punto di vista della giustizia, ma anche di una decisione sbagliata dal punto di vista umano Ivano Chiesa, storico avvocato di Fabrizio Corona. Il legale nel pomeriggio di oggi vedrà il suo assistito, ancora ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Niguarda di Milano, per comunicargli che i giudici della Cassazione, riuniti in camera di consiglio, ieri sera hanno deciso che l'ex re dei paparazzi dovrà nuovamente scontare, questa volta in carcere, 9 mesi del suo cumulo pena che aveva già scontato in regime di affidamento terapeutico. Una vicenda giudiziaria "infinita", che ha portato Chiesa a rivolgersi per ben tre volte in Cassazione e su cui adesso c'è la parola fine: nessun altro ricorso è possibile, la decisione è definitiva. E la preoccupazione che il legale esprime a Fanpage.it è una: "Adesso come la prenderà Fabrizio?".

Il fine pena per Corona slitta al 2024

Corona, per cui il fine pena adesso si sposta avanti, nel 2024, è infatti già in condizioni psicofisiche precarie. Dallo scorso giovedì, quando il Tribunale di sorveglianza gli ha comunicato che dovrà tornare in carcere revocandogli il differimento della pena ai domiciliari ottenuto nel dicembre 2019 (un'altra vicenda rispetto ai 9 mesi in una storia giudiziaria intricata come un legal thriller), sta facendo lo sciopero della fame e della sete in ospedale, dove è finito dopo essersi ferito per protesta, mostrandosi poi sanguinante sui social network e attaccando i magistrati: attacco che gli è valsa l'ennesima querela nei suoi 46 anni di vita.

L'avvocato Chiesa: La notizia l'ho saputa prima dai giornali

E sono proprio le condizioni di Corona a far sbottare l'avvocato Chiesa: "Ha fatto 5 anni e mezzo di carcere, ha avuto pene che tutti hanno giudicato spropositate: è proprio il caso di fargli fare 9 mesi di carcere che ha già scontato in affidamento?". Ma più che la decisione in sé – "leggerò le motivazioni", dice Chiesa – è il modo in cui è stata comunicata a fare arrabbiare l'avvocato: "Io la notizia l'ho saputa prima dai giornali. A me l'hanno comunicata solo questa mattina alle 11. In Camera di consiglio non ero presente, ma mi chiedo come ha fatto la notizia ad arrivare ai giornalisti?". Non è solo la "fuga di notizie", una pratica censurabile ma che in Italia è una sorta di prassi, al centro delle critiche del legale, ma anche il timore delle possibili reazioni di Corona di fronte a una notizia del genere: "È un uomo in condizioni precarie, un conto è se gliela comunico io, ma cosa succede se glielo dice qualcuno di passaggio o la legge su un giornale?". "Ci vuole un po' di umanità", dice Chiesa, secondo cui "Fabrizio viene considerato un personaggio pubblico quando fa comodo, come in questo caso in cui i giornali possono scrivere prima notizie che non sarebbero dovute comparire sui media, poi però quando si tratta di proibirgli l'uso dei social network non si tiene conto di questo aspetto, anche se lui li usa per questioni lavorative".

Pronto il ricorso contro il Tribunale di sorveglianza

Adesso si attende di capire come effettivamente Corona prenderà l'ennesima notizia negativa nel giro di appena una settimana. "Per il momento credo che resterà ricoverato", dice l'avvocato Chiesa, che non sa ancora in quale carcere il suo assistito verrà trasferito quando verrà dimesso. Intanto, comunque, il legale ha finito di preparare il ricorso contro la decisione del Tribunale di sorveglianza, che verrà depositato a breve. Chissà come andrà a finire l'ennesima battaglia giudiziaria di Corona.