“Allusioni sessuali e telefonate sconce”: così un primario molestava le infermiere
Un medico è finito a processo perché accusato di molestie sessuali nei confronti di alcune infermiere di un ospedale della provincia di Brescia. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano Il Giornale di Brescia, l'uomo avrebbe fatto diverse allusioni sessuali, avrebbe invitato a cena le operatrici e avrebbe fatto loro diverse telefonate con contenuti sconci. Non solo: avrebbe poi iniziato con contatti fisici non richiesti.
Il primario è stato rinviato a giudizio
Nella giornata di ieri, venerdì 22 settembre, il giudice dell'udienza preliminare Alessandro D'Altilia ha rinviato a giudizio il primario con l'accusa di violenza sessuale. A far partire le indagini è stata proprio una infermiera che si è costituita parte civile. Il processo nei confronti del professionista inizierà a gennaio 2024.
Le molestie sono iniziate nel 2019
La donna ha raccontato che il medico avrebbe iniziato a molestarla dalla fine del 2019. Avrebbe iniziato con apprezzamenti sul suo corpo per poi sfociare in riferimenti sessuali. Avrebbe poi iniziato ad assillarla con inviti a cena e telefonate fino a chiederle anche rapporti sessuali. A un certo punto, a giugno 2020 l'uomo ha iniziato ad allungare le mani.
C'è anche un'altra dipendente tra le vittime
Il medico avrebbe poi iniziato a insultarla pubblicamente davanti ai colleghi mettendola spesso in difficoltà. L'infermiera ha così deciso di rivolgersi alla direzione ospedaliera che le concede un trasferimento. Inizia poi una indagine interna che mostra come un'altra infermiera sia stata molestata dal primario. Anche questa donna ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che inizierà l'11 gennaio.
