All’ospedale pediatrico Buzzi quasi mille bambini in pronto soccorso in una sola settimana

In una sola settimana 928 bambini sono stati accompagnati dai propri genitori al pronto soccorso dell'ospedale dei Bambini ‘Vittore Buzzi'. Piccoli pazienti che dal 7 al 13 dicembre hanno manifestato sintomi simil-influenzali, più o meno gravi. Quella invernale è la stagione in cui si registrano più contagi da virus respiratori, ma in pochi avrebbero potuto prevedere un aumento di casi così esponenziale. Al punto che il ‘Buzzi' ha dovuto trasferire alcuni dei suoi pazienti in altre strutture ospedaliere lombarde come quelle di Brescia, Varese e Bergamo.

Nei pronto soccorso pediatrici lombardi più di 100 accessi al giorno

Come ha spiegato a Fanpage.it il direttore di Pediatria dell'ospedale San Paolo dell'Asst Santi Paolo e Carlo e vicepresidente Nazionale della Società italiana di Pediatria Giuseppe Banderali, anche a causa dei giorni di festa che si sono susseguiti dal 7 al 10 dicembre, le famiglie che erano solite rivolgersi al proprio pediatra di fiducia si sono ritrovate costrette ad andare direttamente nei pronto soccorso. Quindi i medici degli ospedali sono dovuti venire incontro a richieste che in altre situazioni sarebbero state filtrate in altro modo.

Così quasi tutti i pronto soccorso pediatrici lombardi nell'ultima settimana hanno dovuto far fronte a più di 100 ingressi al giorno. "I reparti sono abbastanza pieni, ma la situazione è sotto controllo", ha assicurato il dottor Banderali. Intanto, Ats ha raccomandato alle scuole di mandare a casa i bambini che presentano sintomi simil-influenzali, così da evitare il rischio di estendere il contagio ai compagni di classe.

La situazione nella terapia intensiva dell'ospedale ‘Buzzi'

Per questo motivo, degli oltre 900 accessi in una settimana per solo 89 di loro si è rivelato necessario il ricovero, mentre altri 52 sono stati trasferiti per mancanza di posti. Come riportato dal Corriere della Sera, al momento all'ospedale ‘Buzzi' ci sono cinque posti letto in terapia intensiva.

Per i primi giorni del 2024 è prevista la riapertura di parte del reparto dove sono attualmente in corso lavori, così torneranno a essere nove. Questa rimane una priorità, visto che il virus respiratorio sinciziale che sta circolando insieme a tanti altri agenti può portare a difficoltà respiratorie e in alcuni casi all'abbassamento del livello di ossigeno nel sangue.