All’ospedale di Monza in aumento ricoveri e accessi al pronto soccorso: “Preoccupa la variante Omicron”
Nuovo picco di contagi in Lombardia e, come per la seconda ondata, tra le province più colpite c'è anche Monza. Qui alla viglia di Natale si sono raggiunti i 1.344 nuovi positivi al Covid in 24 ore. Oggi 27 dicembre si contano invece 347 casi, ma con con numero di tamponi effettuati inferiori ai giorni precedenti. Aumentano anche i ricoveri e gli accessi al pronto soccorso.
Ricoverati 87 pazienti Covid
Stando alle informazioni rilasciate dall'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Monza, sono 87 i pazienti ricoverati all'ospedale San Gerardo di Monza: 50 occupano il reparto di malattie infettive (Asst precisa che i non vaccinati sono 27), 11 sono in pneumologia (7 non vaccinati), 13 in terapia intensiva (8 non vaccinati), 9 in terapia intensiva respiratoria (3 non vaccinati) e altri 4 in altri reparti (di questi uno non è vaccinato). Cinque sono i pazienti morti nell'ultima settimana. E ancora: nell'ultima settimana gli accessi al pronto soccorso sono stati di 1.535 pazienti, di cui 260 con sintomi Covid. Tra questi poi sono state 41 le persone ricoverate. L'età media dei pazienti che si trovano ora ricoverati è di 68 anni. Tutti numeri in aumento se si confrontano i dati con quelli della settimana precedente quando i posti letto occupati da pazienti Covid erano 74. Calano i decessi in una settimana invece: dal 13 dicembre al 19 dicembre i morti erano stati 12. Mentre l'età media era di 66 anni.
Direttore malattie infettive: Il vaccino per sconfiggere la variante Omicron
A fare chiarezza su questa nuova ondata a Monza è il direttore della struttura complessa di malattie infettive dell'ospedale San Gerardo di Monza Paolo Bonfanti: "È in crescita questa settimana il numero dei pazienti ricoverati e gli accessi nel pronto soccorso nel percorso Covid. Questo risente di una ripresa epidemica e del diffondersi della variante Omicron, che ha una prevalenza del 40 per cento nell’ultima rilevazione in Lombardia della settimana scorsa". Il direttore poi spiega chi sono i pazienti ricoverati: "Un’età media intorno ai sessanta anni tra i non vaccinati e oltre i 72 anni tra i vaccinati, che spesso hanno più di una malattia cronica associata a Covid e quindi presentano fattori di rischio per contrarre l’infezione nonostante il vaccino". A preoccupare in questi giorni è la diffusione di Omicron perché davanti a questa variante "perdono di efficacia molte delle armi terapeutiche che abbiamo a disposizione, quali ad esempio gli anticorpi monoclonali". Per questo l'invito anche da Monza è quello di proseguire la campagna vaccinale e convincere chi ancora non si è sottoposto alla prima dose "in quanto i vaccini anti-Covid rimangono il più importante argine alla malattia anche di fronte al diffondersi di nuove varianti", conclude il direttore.
Caos tamponi (anche) a Monza
Anche in provincia di Monza è corsa ai tamponi: qui, come nel resto della Lombardia, a causa degli altri contagi sono in molti che si sono presentati al Drive Through di viale Stucchi a Monza. Il caos è dovuto al fatto che in molti si sono presentati senza prenotazione, mettendo in difficoltà l'intero sistema del traffico. In questi giorni sono stati raggiunti 1.200 tamponi eseguiti a confronto dei 500 del 9 dicembre. Poi di giorno in giorno sono stati eseguiti mille tamponi e ora 1.200. Dall'Asst precisano ancora una volta che "al Drive Through si accede solo con prenotazione in presenza di motivazioni cliniche e quindi su indicazione del Medico di Medicina Generale o da parte della Ats al termine dell’isolamento".