Allenatore di pallavolo arrestato per violenze sessuali su minori: nel 2022 fu accusato e poi assolto per lo stesso reato
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Emerge un nuovo elemento relativo alla vicenda dell'allenatore di pallavolo che due giorni fa, martedì 25 febbraio, è stato arrestato dai carabinieri di Varese con l'accusa di violenze sessuali ai danni di almeno sette atlete minorenni: l'uomo è già stato assolto nel 2022 in un processo nel quale era stato imputato per lo stesso reato.
Il nuovo arresto ha risvegliato la rabbia delle mamme che denunciarono l'uomo nel 2014: "Anche le nostre figlie sono state vittime ma non sono state credute", hanno detto al quotidiano Varesenews. Tra le motivazioni della sentenza di assoluzione del 2022 ci sarebbe stato un riferimento alla fragilità delle ragazze coinvolte e alle loro difficoltà familiari.
Le indagini sul 53enne, cominciate a novembre 2024, sono scattate dopo la denuncia di una delle giovani pallavoliste, che ha confessato alla madre di essere stata palpeggiata dal mister durante gli allenamenti e dopo le partite. L'uomo, infatti, si sarebbe spesso offerto di riaccompagnare a casa l'allieva al termine delle gare. Stando a quanto ricostruito in fase di indagine, anche grazie alle registrazioni di telecamere nascoste, l'allenatore avrebbe approfittato del suo ruolo all'interno della palestra per palpeggiare le atlete, tutte di età compresa tra i 13 e i 16 anni. In alcuni casi le avrebbe molestate anche toccandole nelle parti intime.
Su richiesta della Procura, il gip ha quindi disposto l'arresto dell'uomo, che è stato eseguito martedì. Il giudice ha anche ordinato il sequestro dei suoi dispositivi: pc, tablet e cellulari. Il 53enne è stato trasferito nel carcere di Varese, dove domani, venerdì 28 febbraio, verrà interrogato. Non è ancora chiaro a quanto ammonti il numero preciso delle vittime, ma sembra che possano essere state almeno sette.