Allarme siccità e acquedotto prosciugato, il sindaco di Nave raziona l’acqua: vietato lavare l’auto
A Nave, nel Bresciano, non c'è più acqua. L'allarme siccità e il prosciugamento improvviso dell'acquedotto di Piezze, causato da alcune perdite, hanno provocato una diminuzione improvvisa dell'acqua potabile. Già dallo scorso giovedì, infatti, dai rubinetti dei cittadini non scendeva più acqua. Dopo le molteplici segnalazioni, la scoperta dei danni e l'intervento dei tecnici di A2a che, in attesa di ripristinare la situazione, hanno rovesciato una cisterna d'acqua per venire incontro alle esigenze dei residenti.
Non c'è più acqua, il sindaco la raziona
Il sindaco di Nave, Matteo Franzoni, ha comunque cercato di rassicurare i suoi concittadini dicendo che non c'è "nessuna emergenza", tanto che i problemi sarebbero circoscritti al solo acquedotto e non a tutta la rete idrica. Ad ogni modo, per prevenire nuovi problemi ed evitare che in paese ci siano famiglie a secco di acqua, il primo cittadino ha emanato nella mattinata di venerdì un'ordinanza volta a limitare i consumi idrici. Come si legge nel documento, "stante la persistente siccità e assenza di precipitazioni e a seguito di incontro tra il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente e gli operatori di A2A ciclo idrico che stanno monitorando la situazione del nostro approvvigionamento di acqua potabile, si è resa necessaria l’ordinanza di contenimento del consumo idrico non strettamente legato all’uso igienico – sanitario e produttivo". Nella fattispecie, non si potrà irrigare i campi, lavare l'auto e i piazzali, riempire piscine private o vasche di accumulo. Chiuse momentaneamente anche le fontanelle pubbliche nei parchi e i sistemi di irrigazione comunali. Chiunque venisse scoperto a infrangere le nuove regole potrà essere soggetto ad una multa che va dai 25 ai 500 euro.