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Torna libera Alice Brignoli, la “mamma Isis” condannata per terrorismo: aveva portato i figli in Siria

La donna finirà di scontare la sua pena il prossimo 2 gennaio. Nel 2015 partì con il marito e i tre figli dalla Brianza lecchese per unirsi al Califfato islamico in Siria. “È stato un errore”, le sue parole al ritorno in Italia. Le è stata tolta la patria potestà.
A cura di Francesca Del Boca
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Sarà presto una donna libera Alice Brignoli, condannata a quattro anni per terrorismo internazionale nel 2020: il prossimo 2 gennaio uscirà dal penitenziario di Piacenza, in anticipo a quanto previsto, per buona condotta.

La 45enne, dopo un lungo percorso di radicalizzazione, nel 2015 aveva lasciato la sua Bulciago, Brianza lecchese, per seguire il marito Mohamed Koraichi, deciso a unirsi ai combattenti del Califfato in Siria con la moglie e i tre figli di 6, 4 e 2 anni. Poi la morte del coniuge per un’infezione intestinale in una prigione curda al confine con l’Iraq, e l’arresto in Siria dopo 5 anni grazie alle indagini del Ros dei Carabinieri e della Procura di Milano.

I quattro figli affidati a una comunità protetta

I piccoli, che negli anni della permanenza all'interno dello Stato Islamico sono diventati quattro, sono da tempo affidati a una comunità protetta. Tutti insieme, per non procurare loro un ulteriore trauma oltre a quello vissuto sotto le bombe. Mentre la madre, a cui è stata tolta la patria potestà, oggi sarebbe una donna completamente diversa. Vestiti occidentali, niente più velo. "È stato un errore partire, la Siria non era il posto che ci aspettavamo. Lì abbiamo trovato la guerra", aveva ammesso nel corso del primissimo interrogatorio, una volta rimpatriata in Italia.

La vita di Alice Brignoli dopo il carcere

Oggi spera di poter rivedere presto i figli, con i quali non ha mai perso i contatti e che ha sempre sentito con telefonate, lettere e messaggi. Un incontro che potrebbe avvenire proprio martedì, il giorno della liberazione.

Al momento, in ogni caso, non è dato sapere se Alice Brugnoli sceglierà Bulciago per cominciare la sua nuova vita fuori dalla prigione. "Vivere con i suoi figli? La questione è molto delicata, i giudici certamente faranno la scelta migliore per il futuro di questi bimbi che hanno sofferto tanto", sono state le parole del sindaco del paese Luca Cattaneo. "I ragazzi, in questa storia, sono solo vittime innocenti".

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