L’avvocata di Alessia Pifferi insultata e minacciata dopo la condanna: “Mi danno della prostituta e tossica”
Alessia Pontenani, l'avvocata di Alessia Pifferi, la donna condannata all'ergastolo per aver lasciato morire di stenti sua figlia Diana di 18 mesi, è stata insultata e minacciata per tutta la notte. Ha ricevuto centinaia di telefonate e messaggi sui social in cui veniva definita "una prostituta, una tossicodipendente" e altro ancora, per il semplice fatto di aver scelto di difendere una donna che ha lasciato morire sua figlia. In mattinata, l'avvocata si è recata nel carcere di San Vittore a Milano per verificare le condizioni di salute della sua assistita che nella notte ha avuto un malore.
Gli insulti e le minacce ricevute da Alessia Pontenani
Durante la trasmissione "Detto da voi", in onda su Telelombardia e condotta da Caterina Collovati, Alessia Pontenani si è collegata in diretta mentre si dirigeva nel carcere di San Vittore: "So che Alessia non sta bene e sto andando a vedere". Ha poi aggiunto di essere molto preoccupata, non solo per il malessere fisico che ha avuto Pifferi, ma anche per quello che è successo a lei nella notte tra ieri e oggi, martedì 14 maggio.
"Questa notte ho ricevuto telefonate di persone che mi insultavano. Non mi era mai accaduta una cosa del genere. Ho ricevuto anche centinaia di messaggi sui social di minacce, insulti e intimidazioni", ha raccontato. "Hanno insultato me e Alessia Pifferi dandoci delle meretrici, delle prostitute, delle pazze. Io sono stata definita una fattona e una tossicodipendente perché quando metto le lenti a contatto sgrano gli occhi". "Non oso immaginare (cosa le avrebbero detto o scritto) se Alessia fosse stata condannata a una pena inferiore", ha aggiunto Pontenani.
L'avvocata: "Garantisco il diritto ad avere una difesa"
"Trovo vergognoso quanto successo. Quello che è accaduto è una tragedia (si riferisce alla morte della piccola Diana), ma trovo grave scagliarsi contro la persona e il suo difensore". Alessia Pontenani parla di "mostrificazione" di Alessia Pifferi. In un messaggio vocale inviato alla trasmissione Mattino 4, poco prima di collegarsi con Telelombardia, ha aggiunto: "Non temo per la mia incolumità, ma per quella di Alessia e infatti sto correndo a San Vittore".
Secondo Pontenani, Alessia Pifferi "è una persona che ha ucciso una bambina, è una donna, è stata condannata all'ergastolo e va rispettata". Continua: "Questo è un caso tragico e serve solo rispetto. Da donna trovo inconcepibile quello che è accaduto, ma io sono un avvocato e garantisco il diritto ad avere una difesa". L'avvocata Pontenani ha già deciso che impugnerà la sentenza: "Non è una condanna definitiva, il ricorso in Appello è dovuto". Aggiunge anche che non è convinta che in secondo grado di giudizio ad Alessia Pifferi non verrà riconosciuta la semi-infermità mentale. Tutto sembra ancora da decidere.