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“Alessia Pifferi sola e attaccata agli uomini, la famiglia non era presente”: parla la babysitter di Diana

“Alessia voleva uscire, andare in giro. Voleva trovare un compagno per la sua bambina, aveva un fortissimo desiderio di sistemarsi”. Parla la babysitter di Diana, la bambina di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre Alessia Pifferi lo scorso luglio 2022.
A cura di Francesca Del Boca
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"Tenevo Diana tutti i giorni. Alessia voleva uscire, andare in giro. Si attaccava agli uomini, voleva trovare un compagno per la sua bambina… aveva un fortissimo desiderio di sistemarsi". Parla per la prima volta al programma Le Iene la babysitter di Diana, la bambina di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre Alessia Pifferi: la donna, ora, è accusata di omicidio volontario aggravato. "Ma non giudico, e non pensavo potesse avere difficoltà a gestire la figlia. Ma la sua famiglia era assente".

"Alessia era una donna in una bolla. Entrava e usciva da questa bolla", racconta davanti alle telecamere di Italia uno. "Da quando era bambina è sempre stata così, un po' strana", le sue parole. "Anche da ragazzina, si sedeva sulla panchina sotto casa e si metteva a ridere da sola, la sentivano tutti". Panchine dove negli anni si mostrava in abiti da sera e vestiti appariscenti, nonostante sopravvivesse solo grazie a espedienti di fortuna e ai soldi inviati dalla madre in Calabria.

L'avvocato Alessia Pontenani, del resto, è al lavoro per dimostrare ciò che le analisi delle psicologhe del carcere di San Vittore (ora sotto la lente del pm Francesco De Tommasi, che indaga per falso e favoreggiamento) avevano sancito mesi fa: ossia che Pifferi sarebbe affetta da un evidente ritardo mentale, una disabilità cognitiva che non la renderebbe in grado di valutare adeguatamente le conseguenze delle proprie azioni. Tutto il contrario di ciò che sostiene il perito nominato dalla Corte D'Assise Elvezio Pirfo, che ha ritenuto Alessia Pifferi perfettamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti.

La babysitter, oggi, punta il dito contro la famiglia. E in particolare contro la madre Maria Assandri. "La madre dica la verità, anche se non le conviene", è il suo appello. "Non c'era mai. Magari le mandava il pacco da giù, e Alessia le diceva sempre: mamma, vieni su, prendi un aereo, un treno… ma lei non è mai venuta. Io c'ero quando si telefonavano, me lo ricordo bene".

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