Alessia Pifferi ha ricevuto una proposta di matrimonio in carcere, la sorella: “Se vera, è una cosa orribile”
"Se è vera è una cosa orribile" così Viviana Pifferi, sorella di Alessia Pifferi, ha commentato a Fanpage.it la proposta di matrimonio che la parente ha ricevuto mentre si trovava nel carcere di Vigevano, dopo la condanna all'ergastolo in primo grado per aver fatto morire la figlia Diana di stenti.
"Mia cara Alessia – si legge nel messaggio che un anonimo pretendente ha inviato alla detenuta lo scorso agosto – hai fatto bene a lasciar morire la tua piccola Diana in quel modo e quando ho saputo ho avuto una goduria estrema. Mi vuoi sposare? Io ti amo, sono innamorato di te". Un'offerta che la donna ha deciso di accettare scrivendo a sua volta una lettera: "La mia risposta alla tua proposta di matrimonio è… siii. Promettimi che molto molto presto mi tirerai fuori dal carcere e mi porti via di qui, da questo inferno e schifo, per iniziare la nostra vita e il nostro futuro insieme".
Le parole di Pifferi in questo messaggio dimostrerebbero, secondo la sua legale, Alessia Pontenani "Il fatto che sia una persona bisognosa di cure e di attenzioni costanti. A prescindere dalla persona da cui arrivano queste attenzioni lei è sempre disponibile". La difesa della donna, a questo proposito, continua ad insistere sull'eventualità di un vizio di mente: il ricorso contro la sentenza di primo grado si basa proprio sulla richiesta di una nuova perizia psichiatrica e l'udienza di appello avrà luogo il 29 gennaio nel tribunale di Milano.
Questa vicinanza temporale ha instillato il sospetto che la notizia della proposta di matrimonio possa essere stata diffusa per avvalorare l'ipotesi della difesa, cioè che Pifferi non sia in grado di intendere e di volere. Sentito da Fanpage.it, Emanuele De Mitri, avvocato delle parti civili Viviana Pifferi e Maria Assandri (sorella e mamma di Alessandra Pifferi), ha evidenziato: "Per carità è un diritto per i detenuti sposarsi, però è da notare che questa lettera sia arrivata ad agosto e sia stata fatta uscire solo adesso, a pochi giorni dall'udienza di appello. E questo fatto ha permesso alla collega (la legale di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, ndr) di essere in televisione da una settimana. Poi non voglio pensare che l'avvocata sosterrà in corte di assise di appello che la lettera possa far dubitare della capacità di intendere e di volere della Pifferi, perché non credo sia così: c'è già una perizia psichiatrica agli atti e non è così semplice condizionare certi giudici, soprattutto in corte d'assise".
Anche Viviana Pifferi ha dichiarato di nutrire qualche sospetto sulle tempistiche di questa notizia: "Non posso metterci la mano sul fuoco, ma quando leggi che la lettera risale ad agosto ti viene d'istinto da chiederti: perché la notizia è uscita proprio adesso?".