Nuove accuse per Alessia Pifferi: “Dall’analisi delle chat emerge anche la corruzione di minore”
Sarebbe accusata di corruzione di minorenne Alessia Pifferi, la donna di 37 anni che si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato per aver lasciato sola in casa per sei giorni la figlia di un anno e mezzo. Stando ad alcune indiscrezioni giornalistiche, sarebbero spuntate alcune chat tra la donna e uomini.
Le nuove accuse
Sono stati disposti nuovi accertamenti volti a capire, dall'analisi del cellulare e di due computer sequestrati al 56enne, se la piccola possa essere stata vittima di atti sessuali durante gli incontri della donna con l'uomo. Nelle chat, che sarebbero state analizzate, sono emerse alcune relazioni tra la 37enne e altri uomini.
In alcuni casi sarebbe stato offerto denaro. Gli inquirenti stanno indagando anche sul contenuto tra la 37enne e il 56enne dove l'uomo avrebbe chiesto, riferendosi proprio alla piccola Diana, "posso baciarla?". Oltre a questo messaggio, a cui la donna avrebbe risposto con un "lo farai".
Il caso dei tranquillanti
Le accuse arrivano dopo che nei giorni scorsi era spuntata un'altra indiscrezione giornalistica, secondo la quale dai primi esiti dell'autopsia nell'analisi del sangue e dei capelli della piccola sarebbero emerse tracce di benzodiazepine compatibili con il flaconcino di tranquillanti trovato in casa della donna durante i rilievi svolti dagli investigatori.
Su questo particolare caso, gli avvocati della donna – Luca D'Auria e Solange Marchignoli – intervistati da Fanpage.it, avevano detto di voler attendere la relazione finale dell'autopsia così da poter comprendere in che misura, dove e a quando risalirebbero le tracce.