Alessandro Orsini attacca il sindaco Sala dandogli del bullo: “Strumentalizza l’Olocausto”
Alessandro Orsini, professore dell'Università Luiss di Roma divenuto presenza fissa nei talk show dedicati alla guerra in Ucraina, ha attaccato frontalmente il sindaco di Milano Beppe Sala chiamandolo "bullo". Il motivo? Le parole pronunciate dal primo cittadino milanese dal palco della manifestazione del 25 aprile. Sala, pur senza citarlo direttamente, in quell'occasione ha infatti contestato una frase pronunciata da Orsini durante una puntata della trasmissione Cartabianca: "Mio nonno durante il fascismo ha avuto un'infanzia felice", aveva detto il professore, non nuovo ad affermazioni divisive, nello studio televisivo. "Non è possibile essere ambigui fino al punto di dire che i bambini crescono felici sotto il fascismo. Lo andassero a chiedere a Liliana Segre, se era felice da bambina sotto il nazifascismo…", era stata invece la replica di Sala durante le celebrazioni per il 77esimo anniversario della Liberazione.
Il post di Orsini su Facebook: Sala il bullo
"Il problema è domandarsi se i bambini possano essere felici con un sindaco come lei che strumentalizza l’Olocausto per un applauso – ha scritto Orsini sulla propria pagina Facebook, in un post intitolato (tutto in maiuscolo) "Sala il bullo". "Perché di questo stiamo parlando: della strumentalizzazione dell’Olocausto a fini elettorali – ha aggiunto Orsini -. Lo squallore, caro sindaco, è tutto suo. Eviti di citare Liliana Segre per dare forza ai discorsi grotteschi con cui tenta di demonizzare i pacifisti italiani. Citi piuttosto qualche teorico della propaganda fascista e vedrà che si troverà molto più a suo agio. I fascisti sì che erano bravi a demonizzare i pacifisti scatenando l'odio popolare contro di loro. Caro sindaco di Milano, speriamo che una vergogna come lei possa perdere tanti voti e cadere presto dallo scranno. Noi pacifisti replicheremo colpo su colpo ai bulli come lei". Al momento il sindaco Sala non ha replicato alle parole di Orsini.