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Alessandro Maja, l’uomo accusato di aver ucciso moglie e figlia, torna in ospedale: è in Psichiatria

“Le sue condizioni non sono compatibili con la detenzione”: a dirlo sono gli avvocati di Alessandro Maja, l’uomo accusato di aver ucciso la moglie e la figlia di 16 anni.
A cura di Ilaria Quattrone
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Alessandro Maja (57 anni)
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È stato trasferito dal carcere di Monza nel reparto di Psichiatra dell'ospedale San Gerardo: le condizioni di Alessandro Maja, come riferiscono i suoi avvocati Enrico Milani e Sabrina Lamera, non sarebbero "compatibili con la detenzione". L'uomo  – accusato dell'omicidio della moglie e della figlia e del tentato omicidio del figlio 23enne – doveva essere sottoposto nella giornata di oggi, venerdì 6 maggio, all'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio. Considerato il trasferimento in ospedale e a causa delle sue condizioni, l'interrogatorio è stato rimandato.

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Maja è stato portato in Psichiatria

Appena l'ospedale comunicherà che Maja potrà sostenere l'interrogatorio, il gip lo fisserà. "Non abbiamo avuto ancora modo di poter parlare con il nostro assistito – spiega l'avvocato Milani -. Non so se lo potremo fare oggi: sentiremo l'ospedale, se l'ospedale ci dirà di poter comunque tentare un colloquio andremo questo pomeriggio". L'uomo, fin dal suo primo ricovero, sarebbe stato sotto sedativi e quindi impossibilitato ad avere un colloquio approfondito. Non è ancora noto il motivo per cui l'uomo è stato portato in Psichiatra: "La comunicazione è arrivata in Tribunale ieri, in tarda serata".

Stefania Pivetta (56 anni) e Giulia Maja (16) trovate morte nella loro casa a Samarate
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Il giudice non si è ancora espresso sul fermo

Oggi durante l'udienza di convalida del fermo di iniziati, il pubblico ministero ha richiesto la custodia cautelare in carcere. Il giudice per il momento non si è ancora pronunciato sul fermo. Relativamente ai dettagli emersi nelle ultime ore e in particolare modo alle notizie circa una separazione, gli avvocati sostengono di non volersi esprimere finché non parleranno con Maja.

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