Alessandro Impagnatiello ha nascosto il cadavere di Giulia Tramontano con un sacco in testa
Il corpo senza vita di Giulia Tramontano è stato trovato all'una di notte tra mercoledì e giovedì 1 giugno in un'intercapedine di un edificio che ospita alcuni box in via Monte Rosa. Come apprende Fanpage.it da fonti investigative, la testa era nascosta in un sacco e la ragazza era avvolta in teli. In parte, il cadavere era già rovinato da sterpaglie e animali. È stato Alessandro Impagnatiello a indicare il punto esatto in cui aveva messo il corpo della fidanzata dopo averla uccisa e dopo aver tentato di darle fuoco per due volte.
L'omicidio di Giulia Tramontano e l'occultamento del cadavere
Il barman aveva scelto un posto non molto lontano dall'appartamento in cui viveva con la 29enne a Senago, a nord di Milano. Secondo quanto ricostruito, Alessandro ha ucciso la sua fidanzata tra le 19 e le 20:30 di sabato 27 maggio a casa loro. Dopodiché l'avrebbe trascinata fino al garage, poi in cantina e infine caricata nel baule della sua auto.
Questi eventi sono ancora da collocare con esattezza nella linea temporale che va dall'omicidio al ritrovamento del corpo, in particolare il trasporto del cadavere fino al punto del ritrovamento. Non è escluso che possa aver fatto tutto nei giorni successivi all'omicidio e che possa essere stato aiutato da qualcuno.
Le accuse nei confronti di Impagnatiello
Al momento, Impagnatiello si trova a San Vittore. Le accuse mosse dalla Procura sono di omicidio volontario premeditato, aggravato dai futili motivi, dalla crudeltà e dal rapporto di relazione con la vittima.
Il barman è accusato anche di occultamento di cadavere, per aver provato a bruciare il corpo della ragazza prima con l'alcol e poi con la benzina, e di provocata interruzione illegale per la morte anche di Thiago, il bambino che Giulia portava in grembo da sette mesi.