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Alessandro Borghese apre il suo nuovo ristorante in un circolo di padel a Milano: quanto costerà mangiarci

Si chiamerà Abks Break Time il nuovo bistrot in stile americano che lo chef e volto tv aprirà a fine mese al Padel Palace di via Soffredini (zona Villa San Giovanni). “Milano mi ha dato tantissimo: mia moglie Wilma, due figlie meravigliose nate qui, opportunità lavorative. È una città pragmatica e meritocratica”
A cura di Francesca Del Boca
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Alessandro Borghese si allarga. E lo fa a Milano. Si chiamerà Abks Break Time il nuovo bistrot dello chef, star tv e già titolare del ristorante Il lusso della semplicità in viale Belisario, che aprirà a fine mese al circolo Padel Palace di Milano (inaugurato in via Soffredini pochi mesi fa alla presenza di Diletta Leotta, Max Giusti, Junior Cally, Gabriele Corsi e Umberto Chiaramonte), zona Villa San Giovanni.

Un luogo informale in stile americano, aperto dalla mattina fino alle 23 per accogliere gruppi di sportivi a ogni ora del giorno. "È collegato al Padel palace", ha spiegato a Corriere della Sera il conduttore del celebre programma Sky 4 Ristoranti. "Aspetterò lì i giocatori: ci sarà tanto street food. Si va in campo, poi dopo l'adrenalina della partita birra e burgherone". Prezzo medio a pasto, con i grandi classici della cucina di Alessandro Borghese: dai 20 ai 30 euro.

Alessandro Borghese con la moglie Wilma Oliviero
Alessandro Borghese con la moglie Wilma Oliviero

Un po' di Stati Uniti ai margini della città dove lo chef, nato a San Francisco nel 1976 e cresciuto nella Capitale, ormai è di casa da più di 15 anni. "Milano mi ha dato tantissimo: mia moglie Wilma Oliverio, due figlie meravigliose nate qui, opportunità lavorative. È una città pragmatica e meritocratica", le sue parole. "A 17 anni ho cominciato a girare il mondo. Poi, quando ho iniziato con la tv, mi hanno chiamato a Milano per un videogame sulla cucina. Entro in questo ufficio e c’è Wilma. Poco dopo mi sono trasferito".

Oggi abita qui con le figlie Arizona e Alexandra. “Roma ha un approccio più rilassato, quasi bohémien, dove gli incontri di lavoro si svolgono con una lentezza piacevole e un caffè in mano. Milano, d’altra parte, è una città dove l’efficienza regna sovrana. Gli incontri sono rapidi e spesso sfociano in progetti tangibili".

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