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Alessandra Balocco, indagata insieme a Chiara Ferragni sul caso pandoro: “Tutto è stato strumentalizzato”

Alessandra Balocco, l’amministratrice delegata dell’azienda di dolci finita sotto indagine insieme a Chiara Ferragni sul caso del pandoro rosa lanciato a novembre del 2022: “Questa vicenda è stata oltremodo strumentalizzata”.
A cura di Giorgia Venturini
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"Questa vicenda è stata oltremodo strumentalizzata". Lo ha sottolineato Alessandra Balocco, l'amministratrice delegata dell'azienda di dolci finita sotto indagine insieme a Chiara Ferragni sul caso del pandoro rosa lanciato a novembre del 2022. Le due imprenditrici, così come l'ex manager Fabio Maria Damato e il proprietario di Dolci Preziosi Franco Cannillo, sono state iscritte nel registro degli indagati con l'accusa di truffa aggravata. Secondo la Procura, si era lasciato intendere che acquistando il pandoro, si sarebbe sostenuta la ricerca sull'osteosarcoma e sarcoma di Ewing per comprare un nuovo macchinario all'ospedale Regina Margherita di Torino, ma in realtà la somma era stata già stanziata.

Alessandra Balocco – in una intervista rilasciata a La Stampa – ha precisato: "Ci tengo nuovamente a sottolineare che siamo fiduciosi di riuscire a dimostrare la nostra piena buona fede. Naturalmente, rispettiamo il lavoro dei giudici che, a vario titolo, si stanno occupando della vicenda, ferma la nostra convinzione di non aver messo in atto alcuna pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori. Questo punto oggi è centrale e lavoro ogni giorno per proteggere la reputazione dell’azienda e dei suoi dipendenti e collaboratori".

Dopo lo scoppio del caso pandoro, l'azienda dolciaria piemontese ha però messo a segno il miglior bilancio della sua storia con l’utile più che raddoppiato a 17 milioni rispetto alla media di 9 milioni. Totale: 254 milioni di ricavi, per una crescita del 25 per cento.

La collaborazione tra la Balocco e l'influencer è costata alla prima un milione di euro. La stessa cifra che Chiara Ferragni ha pagato all'Antitrust come multa per pubblicità ingannevole. L'imprenditrice digitale ha sempre sostenuto di aver fatto un errore di comunicazione e negli ultimi giorni ha rinunciato a impugnare il ricorso con l'Agcm (l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Si vedrà invece su questo piano come proseguirà la Balocco, nei cui confronti intanto l'Antitrust ha emesso una multa di 420mila euro.

Intanto però la Procura, rappresentata per questo caso da Eugenio Fusco, e la Guardia di Finanza procedono con le indagini: nel mirino degli inquirenti c'è anche la campagna di vendita dell'uovo di pasqua prodotto dalla collaborazione tra Chiara Ferragni e Giochi Preziosi e della bambola Trudi.

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